Attenzione alla dichiarazione ISEE: se non è accurata avrai questi problemi

Attenzione alla dichiarazione ISEE: se non è accurata avrai questi problemi

Attenzione alla dichiarazione ISEE: se non è accurata avrai questi problemi

L’indicatore della situazione economica equivalente (Isee, per l’appunto) prende in considerazione molti fattori: il numero dei componenti la famiglia, se lavorano o no, quant’è il loro reddito, se possiedono beni mobili e/o immobili e tutta una serie di altri elementi che incidono sul calcolo finale. Si tratta di un parametro complesso, elaborato sulla base di un meccanismo di equivalenze.

Rispetto al passato i controlli sull’Isee che viene dichiarato dai cittadini/contribuenti (per esempio ai fini del reddito di cittadinanza) si sono fatti molto più stringenti e severi, a fronte del tentativo di molti di sfuggire ai controlli preventivi durante la fase di richiesta.

Attenzione alla dichiarazione ISEE: se non è accurata avrai questi problemi
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Attenzione alla dichiarazione ISEE: se non è accurata avrai questi problemi

Abbiamo di recente preso in esame tutta la serie di documentazioni che sono necessarie per dimostrare la situazione economica del nucleo familiare che richiede una provvidenza sulla base dell’ISEE: Questo, lo sappiamo, avviene attraverso la DSU, la dichiarazione unica sostitutiva. Ma che cosa accade se non si dichiara tutto in maniera corretta e veritiera?

Se mancano all’appello alcuni dei documenti richiesti, di solito la pratica viene respinta sic et simpliciter oppure “congelata”. Se per esempio non si dichiara il reddito in maniera totale e completa, sono previste sanzioni economiche (ma va sottolineato che non scatta il reato penale se si omettono dettagli in tal senso) pari a tre volte la provvidenza ricevuta: la sanzione può essere compresa tra 5.164 euro e 25.822 euro.

Sanzioni pecuniarie

Ciò risulta da una disposizione che fa parte del Decreto Legislativo  68 del 2012: “Chiunque presenti dichiarazioni non veritiere, proprie o dei membri del nucleo familiare, al fine di fruire dei relativi interventi, è soggetto ad una sanzione amministrativa consistente nel pagamento di una somma di importo triplo rispetto a quella percepita”.

Si hanno comunque dieci giorni di tempo dall’avvio della pratica per depositare le modifiche necessarie al fine di evitare queste sanzioni.