Arriva il gilet tecnico che scalda senza ricariche e batterie
In questo ottobre di piena estate in cui stiamo scrivendo, il freddo e il gelo sembrano un pensiero strano e lontano, eppure prima o poi il freddo arriverà. Adiamo a scoprire come si stanno muovendo alcune aziende in merito alla ricerca di soluzioni tecniche davvero molto interessanti per fronteggiare il freddo dei periodi invernali.
Arriva il gilet tecnico che scalda senza ricariche e batterie
Quando arriverà, magari ci verrà voglia di un gadget come quello di cui vi parliamo qui sotto: si tratta di un indumento, più esattamente un gilet. Un gilet speciale, però, che si scalda da solo senza batteria né elettricità.
Lo ha escogitato un’azienda britannica che si chiama Petit Pli. Si tratta di un giubbino senza maniche che può raggiungere una temperatura di 40 gradi e che funziona senza elettricità né batterie. Al capo è stato dato il nome di Entropy Vest e il calore che genera deriva da una sostanza chimica che ha la proprietà di scaldarsi in maniera veloce cambiando anche consistenza.
La clientela di riferimento per questo tipo di capo è quella che si dedica allo sport. In effetti il gilet può essere molto utile a quanti vogliono scaldarsi durante i primi minuti di allenamento, ma potrebbe servire anche semplicemente a scaldarsi a chi va al lavoro o a scuola nelle gelide mattinate d’inverno.
Come funziona: su tutta la superficie del gilet corrono dei tubicini pieni di una sostanza che è capace di liberare calore quando passa dallo stato liquido a quello solido.
Ovvero: quando il materiale è liquido, il gilet è freddo; dopo di che, premendo un pulsante questa sostanza passa allo stato solido (semi-solido, parliamo di un gel) e così facendo libera calore.
Questo particolarissimo gel si scalda fino a raggiungere i 40 gradi dopo tre quarti d’ora. A quel punto, quando la temperatura corporea aumenta, per esempio per via del movimento, il gilet comincia a tornare freddo.
La ricarica: la possiamo fare semplicemente immergendo il gilet in acqua bollente, il che fa tornare la sostanza allo stato liquido. Il bello di questo materiale, almeno stando all’annuncio della ditta produttrice, è che è riutilizzabile all’infinito, pur se si ammette che il rendimento può «leggermente» peggiorare dopo molti anni di uso.