L’infedeltà nuoce gravemente alla salute di chi la fa! Lo conferma la scienza!

L’infedeltà nuoce gravemente alla salute di chi la fa! Lo conferma la scienza!

Eh già, pensavate che solo la vittima dell’infedeltà soffrisse pesantemente e psicologicamente, con evidenti ripercussioni sull’organismo?

Sbagliavate, perché è stato scientificamente provato che anche il carnefice patisce effetti collaterali gravi a livello morale e fisico. Se le vittime siamo noi, ci parrà un prezzo irrisorio da pagare. Però aspettate a giudicare, vediamo punto per punto a cosa va incontro un fedifrago…

L'infedeltà nuoce gravemente alla salute di chi la fa! Lo conferma la scienza!

E se siamo invece noi a tradire, valutiamo con attenzione quanto convenga perseverare nell’inganno… se la passione è tanto forte e coinvolgente… forse forse conviene comunque scegliere e non stare con il piede in due scarpe… perché nuoce, e gravemente, alla salute!

 

L’infedeltà e i risvolti psicologici sul piano fisico.

Iniziamo dagli effetti collaterali a cui è soggetto il fedifrago: partono dal piano puramente emotivo e caratteriale, ma provocano pesantissime reazioni a livello corporeo. Intanto, quando il fuoco arde potentemente, sembra accecato e guidato solo dall’esigenza di soddisfare le sue pulsioni con la preda accondiscendente e melliflua. Trascura, quindi, un’infinità di particolari, con il rischio di farsi scoprire e giocarsi definitamente la faccia.

E allora…

Alla fine che succede?

Non può sempre contare sulla sua astuzia nel gestire una doppia vita, e una volta smascherato (e prima o poi tocca proprio a tutti!) si troverà come il re nudo della favola saggia e antica, a far conto con la sua vanagloria e la sua pochezza… Questo, ammettiamolo, è sempre un colpo basso alla sua autostima. Andrà incontro a una fase di down che molto si avvicina allo shock post traumatico.

Patirà sintomi, di durata e intensità variabile, in grado di generare disagi significativi in ambito interpersonale e professionale, particolarmente se le sue scappatelle erano semplici sogni erotici, senza un profondo coinvolgimento affettivo. La paura di perdere il/la partner fisso/a si trasforma allora in angoscia che atterrisce, paralizzando tutti gli aspetti della sua vita personale e lavorativa. E questo, diciamocelo, capita più spesso agli uomini che tradiscono più per sesso che per amore. Se poi viene perdonato, il conto da pagare sarà salato prima di riacquistare stima, affetto e credibilità; varia a seconda del buon cuore di chi, con tempo, intende assolverlo. Qui però siamo già al gran finale!

E nel mentre?

Nel condurre la sua storia parallela, il traditore vive spesso inconsciamente nell’ansia più profonda. Prova ne è il fatto che fatica ad addormentarsi, dorme sonni agitati, spesso soffre di apnee notturne, ha attacchi d’ansia più o meno evidenti, è affetto da tachicardia e cefalee continue. I sensi di colpa scendono dalla testa allo stomaco, provocando gastriti, ulcere e coliti. Le sue difese immunitari crollano esponendolo all’attacco di virus e batteri: si ammala di frequente insomma. Inoltre, aumenta significativamente il rischio cardiovascolare, con pressione sanguigna e frequenza dei battiti alle stelle, tanto da non escludere la possibilità di morte improvvisa. Attenzione dunque! Ma non finisce qui…

 

L’infedeltà e i rischi correlati alle malattie veneree.

Da una recente ricerca è emerso che una vita erotica promiscua comporta il rischio di acquisire infezioni sessualmente trasmissibili, vi direte: non è una novità! Vero, ma le conseguenze sono assai più nefaste di quanto pensiate. Ci si può ammalare gravemente e contrarre ad esempio l’epatite. Il papilloma virus poi è il principale responsabile di serie disfunzioni agli organi genitali, così come la gonorrea e la sifilide, non più diffuse come un tempo, ma mai del tutto debellate. Certo, basterebbe aver cura di proteggersi, ma quando la fiamma della passione si accende, non è così scontato!

La lista potrebbe continuare ed estendersi fino a ingenerare terrore puro… ma non è questa l’intenzione. La volontà è piuttosto quella di lasciar emergere una domanda: vale davvero la pena di mettere in gioco la vita propria e altrui per un’ebbrezza effimera che porta solo dolore? La fedeltà paga meglio!

 

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