Congedo parentale, ecco le nuove regole in arrivo per il 2024

Congedo parentale, ecco le nuove regole in arrivo per il 2024

Congedo parentale, ecco le nuove regole in arrivo per il 2024

Con la Manovra di Bilancio 2024 sono in arrivo grandi novità. Il Governo Meloni ha deciso di concedere ai genitori un mese in più di congedo parentale, ma vediamo cosa significa e come funziona.

Congedo parentale, ecco le nuove regole in arrivo per il 2024

Congedo parentale, ecco le nuove regole in arrivo per il 2024

La novità è già stata annunciata per quel che riguarda la prossima Legge di Bilancio, e questo mese in più voluto dal governo andrà ad aggiungersi al mese pagato all’80% e agli altri 8 pagati al 30%.

Il congedo parentale è uno strumento che lo Stato mette a disposizione dei genitori per seguire i figli durante i momenti più delicati della vita quando il lavoro non lascia questa possibilità, sarà fruibile entro i 6 anni di vita del bambino. La nuova legge di bilancio guarda molto alla famiglia, e di fatto prevede dei sostegni alle famiglie e alle madri lavoratrici non da poco.

Rinnovato il bonus “Mamme Domani” e sconto totale sui contributi economici dopo il 2 figlio. Andiamo a leggere le parole rilasciate dalla premier al termine della conferenza stampa:

“Continuiamo a lavorare sul congedo parentale. Con questa Legge di Bilancio aggiungiamo un ulteriore mese retribuito al 60 per cento.”

Il nuovo mese di congedo parentale potrà essere chiesto dalla madre o dal padre entro i 6 anni di vita del bambino.

Ricapitoliamo dunque la situazione ad oggi in Italia per il congedo parentale; sarebbe il seguente lo specchietto se effettivamente la novità esposta da Giorgia Meloni diventasse realtà:

I genitori potranno beneficare di 10 mesi di congedo parentale così retribuiti

  • 1 retribuito all’80 per cento;
  • 1 retribuito al 60 per cento;
  • 8 retribuiti al 30 per cento;

Per rendere effettivo il cambiamento e l’introduzione del mese pagato all’80% si attende il testo ufficiale della nuova legge di bilancio 2024.

Bisognerà attendere in ogni caso il via libera istituzionale per le richieste delle famiglie a partire ufficialmente da gennaio 2024.