Insalate nei supermercati contaminate da microplastiche dei battistrada? Ecco il test

Insalate nei supermercati contaminate da microplastiche dei battistrada? Ecco il test

Insalate nei supermercati contaminate da microplastiche dei battistrada? Ecco il test

Siamo certi che quello che mangiamo sia genuino come accadeva anni fa ai nostri nonni? Le domande sorgono spontanee se pensiamo che per la maggiore, prima i prodotti derivati da terreni erano coltivati personalmente. Se pensiamo alla verdura come uno dei prodotti più esposti ad inquinamento e pesticidi, un famoso portale specializzato in test alimentari si è premurato di testare alcune insalate distribuite nei supermercati, scopriamo i risultati nelle prossime righe.

Insalate nei supermercati contaminate da microplastiche dei battistrada? Ecco il test

Insalate nei supermercati contaminate da microplastiche dei battistrada? Ecco il test

Non è una novità che l’avvento della globalizzazione, delle catene di montaggio e della distribuzione su larga scala di prodotti di consumo si sia arrivati ad ottenere effetti sia positivi che negativi, e parlando di effetti negativi ci riferiamo principalmente alla qualità degli alimenti, soprattutto quando parliamo di prodotti di consumo freschi come frutta e insalata.

Per la prima volta la rivista Svizzera K-Tipp ha mostrato come la lattuga e altre piante siano in grado di assorbire le microplastiche dalle sostanze chimiche dei pneumatici delle vostre auto tramite le loro radici. Per portare avanti questo esperimento sono state acquistate: lattuga, rucola altre verdure distribuite da importanti produttori svizzeri; queste ultime sono state inviate a Vienna ad un laboratorio di analisi.

Esaminando i prodotti è stata riscontrata la presenza di microplastiche provenienti dai pneumatici delle nostre autovetture su ben 12 dei 15 prodotti esaminati. Ogni prodotto, secondo il test è stato controllato più volte e i residui chimici sono stati riscontrati nella lattuga negli spinaci e nella rucola.

Test di K-Tipp: ecco i risultati sulla verdura

I valori riscontrati dai test sono oscillati tra 59 e 104 nanogrammi per gr. di lattuga. All’esame in questione sono finite anche verdure provenienti da Svizzera, Italia e Spagna, e anch’esse hanno mostrato la presenza di polveri di pneumatico, ma in maniera minore. Thilo Hoffman, direttore della piattaforma di ricerca “La plastica nell’ambiente e nella società”dell’università di Vienna ha confermato che le microplastiche si possono trovare nei prodotti acquistati al supermercato, questi dati hanno di fatto sorpreso lo stesso Hoffman.

Proprio il suo gruppo di ricerca ha dimostrato la possibilità da parte delle piante di assorbire tramite radici queste sostanze dannose. Non sappiamo scientificamente negli anni l’assunzione di queste sostanze negli organismi umani cosa possa provocare esattamente ma quel che sappiamo è che incide sicuramente su fertilità, e il rischio di sviluppare malattie serie .

Il monito degli esperti di K-Tipp

K-Tipp poi ha chiesto a molti grossisti se al momento dell’acquisto delle lattughe – e non solo – si informino della vicinanza delle strade ai campi di coltivazione, ma le risposte sono sembrate piuttosto vaghe anche da parte delle grandi società di distribuzione come Lidl, Aldi, Denner e Coop svizzera; mediamente la risposta è stata che tutto ciò che loro fanno è rispettare i limiti di legge applicabili in questo settore. Denner avvisa, dal canto suo, che la vicinanza o meno di strade ai campi di coltivazione non sarebbe un elemento concreto di pericolo da prendere in esame per quanto riguarda l’inquinamento delle verdure.

I più Onesti sembrano essere Migros e Coop Svizzera che hanno affermato di non conoscere la distanza tra campi di coltivazione dalle strade più trafficate poiché questa variabile non viene affatto controllata.

Date le ricerche, abbiamo la sicurezza che le piante attraverso le radici possano immagazzinare sostanze nocive per l’essere umano ed eventualmente anche per i pesci, poiché dalle radici queste si trasmettono anche nelle foglie commestibili. La ricerca di laboratorio condotta a Vienna ha dimostrato proprio questo. Piante raccolte dai terreni sono state coltivate in vasetti con soluzioni nutritive in camere climatiche, in un secondo momento le foglie cresciute sono state essiccate, per poi essere osservate, quello che ne è venuto fuori è la presenza di microplastiche nelle foglie commestibili.

Dato il responso dell’esperimento, gli scienziati chiedono una nuova tabella di valori limite per quanto riguarda l’inquinamento, in modo tale da arginare questo triste fenomeno sul quale al momento nessuno sembra vigilare seriamente.