5 creme solari che non funzionano: i risultati dei test e la lista!

5 creme solari che non funzionano: i risultati dei test e la lista!

Senza tanti giri di parole, il sito britannico Which? ci indica cinque creme solari “da evitare” (“Sun creams to avoid”) perché sostanzialmente inefficaci (e in taluni casi neppure troppo economiche). Lo scopo della prova commissionata dall’associazione inglese era controllare che il fattore di protezione riportato sulle confezioni corrispondesse effettivamente al modo di funzionare delle creme solari sottoposte a verifica.

Ma prima di vedere nel dettaglio di quali creme solari hanno passato il test e quali no, vediamo di fare un piccolissimo e rapidissimo ripasso.

5 creme solari che non funzionano: i risultati dei test e la lista!

Sun Protecion Filter, SpF, Fattore di protezione solare: si tratta di tre modi diversi di indicare un unico concetto, ovvero l’indice che sintetizza l’efficacia schermante rispetto ai raggi ultravioletti di un prodotto solare.

È rappresentato da un numero che viene determinato grazie ad analisi fisiche e biologiche sia in vitro che in vivo. Per quanto riguarda gli UVA (quelli che penetrano più a fondo nella pelle e stimolano l’abbronzatura), la cifra riportata deve corrispondere a uno schermo pari a un terzo del totale.

Per metterci al riparo dagli ultravioletti possiamo scegliere due tipi diversi di filtri:

fisici:  sono a base di minerali inorganici come ossido di zinco e biossido di titanio; questi si depositano sulla cute una volta stesa la crema e funzionano da barriera. I raggi del sole ci “rimbalzano” come su uno specchio.

chimici: vengono assorbiti dalla pelle e disperdono l’energia luminosa trasformandola in calore e scomponendola.

Tutto ciò ci può aiutare a capire un po’ meglio le conclusioni dell’associazione britannica.

Ma di seguito riportiamo anche la replica delle aziende coinvolte, come riferita dal Salvagente.

I solari bocciati dal sito inglese sono tutti SpF30. Di questi quattro sono a base minerale (schermo fisico) e sono:

Tropic Skincare,
Alba Botanica
Clinique,
Hawaiian Tropic

L’altro, invece, adopera anche filtri chimici (oltre a quelli minerali):

Green People Scent Free Sun Cream

Circa le due marche, tra queste, che sono vendute anche nel nostro Paese, possiamo notare quanto segue.

Secondo Which? il prodotto Clinique Mineral Sunscreen Lozion garantirebbe meno di un terzo dell’SpF riportato sulla confezione, con una protezione UVA insufficiente. L’azienda ha risposto affermando di aver condotto tutte le analisi in accordo con le linee guida della Ue, lasciando intendere di aver quindi usato un parametro di valutazione differente rispetto agli standard del Regno Unito.

Hawaii Tropic latte solare, completamente minerale e (si presume) rispettoso della barriera corallina, si è dimostrata efficace solo per i due terzi del valore complessivo indicato (30). L’azienda produttrice ha replicato che in accordo coi parametri internazionali ISO 24444 il solare si è rivelato efficace, con un SpF pari a 34.5. Il che vuol dire un valore superiore alla soglia minima europea prevista per la protezione contro i raggi UVA.

Vi lasciamo ricordandovi che secondo Which? la crema Piz Buin Allergy Sun Sensitive Skin Lotion si è guadagnata la promozione a pieni voti.

Dopodiché sta a voi scegliere il prodotto che più vi convince.

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *