Trova vecchi buoni postali per 1 miliardo di lire, com’è finita col rimborso
Un operaio trova buoni fruttiferi postali da 1 miliardi di lire, ma quanto possono valere oggi? Occhio alla prescrizione: ecco cosa si rischia.
Trova vecchi buoni postali per 1 miliardo di lire, com’è finita col rimborso
Capita di ritrovare in qualche cassetto e tra le vecchie foto ed i ricordi qualche titolo fruttifero postale o libretto di risparmio postale. È il caso di un operaio di 50 anni che ha ritrovato i titoli fruttiferi del nonno del valore di un miliardo di lire. Quanto potrebbero valere? Da sempre gli italiani amano risparmiare e investire in buoni fruttiferi postali: in passato i tassi di rendimento erano veramente remunerativi e le famiglie amavano detenerli per anni e anni.
Capita che qualche nonno o zio abbia dimenticato in qualche cassetto un titolo fruttifero postale e oggi possa avere un valore davvero importante. Ma siamo sicuri che i buoni fruttiferi postali dimenticati per anni ed anni nel cassetto possano essere rimborsati? Quando scatta la prescrizione? Facciamo chiarezza.
Buoni fruttiferi postali: quando si rischia la prescrizione?
Non solo gli investitori dei libretti di risparmio dormienti devono prestare attenzione, ma anche i titolari dei buoni fruttiferi postali rischiano la prescrizione. È bene controllare la data dei titoli fruttiferi postali per evitare di rimanere senza soldi. È bene monitorare attentamente la data. I buoni fruttiferi postali sono tra gli strumenti di gestione del risparmio più sicuri e garantiti dello Stato: garantiscono un tasso di interesse annuo prefissato e la restituzione del capitale investito alla scadenza.
Buoni fruttiferi postali da 1 miliardo di lire: il caso
Come riportato dal Messaggero, un operaio di 50 anni della provincia di Frosinone ha rinvenuto nei muri di casa i buoni fruttiferi postali del valore di un miliardo di lire. Purtroppo, i buoni fruttiferi postali acquistati negli anni del Fascismo non valgono più nulla perché sono di fatto legalmente scaduti. Non è il primo caso e Banca d’Italia ha respinto più volte.
L’uomo ha sottolineato:
“Ero molto legato a mio nonno e mi piace pensare che a guidarmi alla scoperta di quella cassetta di legno nascosta dentro il muro con i buoni di Stato sia stato proprio lui. Come gli uomini del suo tempo, era un gran risparmiatore. È un peccato che il frutto dei suoi sacrifici sia venuto fuori solo ora e rischi di essere vanificato».
Buoni fruttiferi postali del valore di un miliardo di lire: il 50enne si è rivolto ad un legale
Il 50enne si è rivolto ai legali Roberto Filardi, Antonella Incitti e Graziella Peruzzi per verificare se i buoni fruttiferi postali hanno un determinato valore. Si sta studiando la pratica perché questi titoli fruttiferi valgono milioni di euro.