Toilette pubbliche e rischi. Alcune cose che forse non sapete

Toilette pubbliche e rischi. Alcune cose che forse non sapete

Toilette pubbliche e rischi. Alcune cose che forse non sapete

Purtroppo spesso quando ci si trova in giro, lontano da casa, si ha la necessità di andare al bagno, e in questi casi come si fà? Sicuramente tutti, almeno una volta nella vita abbiamo sentito il bisogno di utilizzare il wc pubblico, anche se poco convinti per via delle condizioni in cui versano, essi sono la tana perfetta per batteri e germi.

A volte i WC pubblici possono essere molto pericolosi, ma quello che si chiedono tutti è, perché? Scopriamolo insieme.

Toilette pubbliche e rischi. Alcune cose che forse non sapete

Toilette pubbliche e rischi. Alcune cose che forse non sapete

Dopo che è arrivata la pandemia dovuta al Covid-19, tutta la popolazione ha sviluppato ancor di più la soglia dell’attenzione e si è diventati molto più attenti e diligenti sull’igiene, appunto per la paura di prendere qualche malattia.

Alcuni scienziati del College of Engineering and Computer Science della Florida Atlantic University hanno condotto una ricerca che riguarda quello che può succedere quando si va a tirare l’acqua dello sciacquone nei bagni pubblici.

Gli scienziati hanno studiato la fisica dei fluidi, per analizzare tutte quelle gocce che escono tirando lo sciacquone del wc, per poter così avere dei dati molto più precisi che analizzano le dimensioni e il numero delle gocce che finiscono nell’aria.

L’esperimento

Questo esperimento è stato guidato grazie alla collaborazione di un contatore di particelle che è stato ubicato ad altezze differenti, (dai 3 a 5 piedi, e cioè nell’ordine del metro/metro e mezzo) vicino ai wc.

I risultati di questa ricerca sono stati pubblicati sul giornale Physics of Fluids, e hanno dimostrato che i bagni pubblici possono essere, fonte di trasmissione di malattie per via aerea, soprattutto se non esiste una ventilazione adatta.

Tirando lo sciacquone con il coperchio del water abbassato, è stato avvertito un numero più basso di goccioline nell’aria. Siddhartha Verma, coautore dello studio e assistente professore presso il Dipartimento di ingegneria oceanica e meccanica della FAU ha dichiarato che: “Dopo circa tre ore di test è stato azionato lo sciacquone per un numero superiore alle cento volte: abbiamo riscontrato un aumento sostanziale dei livelli di aerosol misurati nell’ambiente circostante. Sia il gabinetto che l’orinatoio hanno generato grandi quantità di goccioline di dimensioni inferiori a 3 micrometri. A causa delle loro piccole dimensioni, queste goccioline possono rimanere sospese a lungo“, però questa ricerca ha anche affermato che se c’è una corretta ventilazione può aiutare a prevenire l’accumularsi dell’aerosol.