La variante Omicron sorpassa la Delta. la fine della pandemia potrebbe essere vicina
SARS-CoV-2, Covid-19 virus variants: alpha, beta, gamma, delta, omicron - 3D illustration

Stati Uniti: la variante Omicron non sta sorpassando la Delta, e non è una buona notizia

Stati Uniti: la variante Omicron non sta sorpassando la Delta, e non è una buona notizia

I casi di Covid-19 stanno esplodendo negli Stati Uniti e la variante Omicron, molto contagiosa, sta causando preoccupazione in giro per il mondo.

Solo che adesso il CDC (Centers for Disease Control and Prevention) avverte che le sue stime sul numero di infezioni provocate dalla nuova variante sembra fossero parecchio esagerate.

Il CDC aveva infatti comunicato che la Omicron era responsabile del 73 per cento delle nuove infezioni nella settimana tra il 12 e il 18 dicembre scorsi. Nuovi dati, adesso, suggeriscono invece che quella cifra debba essere ridotta di 50 punti, ovvero tagliata fino al 23 per cento.

La variante Omicron sorpassa la Delta. la fine della pandemia potrebbe essere vicina
SARS-CoV-2, Covid-19 virus variants: alpha, beta, gamma, delta, omicron – 3D illustration

Stati Uniti: la variante Omicron non sta sorpassando la Delta, e non è una buona notizia

I dati più recenti del CDC (19-25 dicembre 2021) suggeriscono poi che la Omicron sia responsabile di circa il 59 per cento delle nuove infezioni e che quindi (quasi) tutti gli altri casi sarebbero dovuti alla Delta. Insomma, la Omicron sta sorpassando la Delta, ma non così rapidamente come si riteneva.

La Omicron è ovviamente oggetto di preoccupazione, ma questi ultimi dati mostrano che la sua contagiosità non è così elevata come si credeva. La Delta, che provoca una malattia più seria rispetto agli altri ceppi, è dunque ancora oggi la responsabile principale del permanere della pandemia, almeno negli Stati Uniti.

Il punto è che concentrare l’attenzione sulla Omicron rischia di far perdere di vista il fatto che buona parte delle ospedalizzazioni (negli Stati Uniti) avvengono per infezioni da variante Delta.

L’imprecisione dei dati diffusi dal CDC dimostra quanto il ritardo nella raccolta dei dati epidemiologici possa alterare le cifre che vengono poi offerte al pubblico.

C’è anche da considerare che in questo periodo dell’anno ci si mettono di mezzo le feste e che questo può provocare un ovvio arretrato nella raccolta e nella diffusione dei dati. Nei prossimi giorni i numeri dovrebbero dunque diventare più stabili e affidabili.

Tutto questo, va sottolineato, non dimostra che la Omicron “non è poi così cattiva”, questo ancora non lo sappiamo affatto. Piuttosto questa storia di numeri ballerini dove ricordarci che è la variante Delta quella con cui ancora oggi devono fare i conti le autorità sanitarie degli Stati Uniti.

 

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