Restituzione bonus 100 in busta paga. Molti avranno la brutta sorpresa
L’inizio dell’anno è sinonimo di conguaglio fiscale il che significa, per molti, il ricevere una brutta sorpresa. Il conguaglio può essere fatto ad opera del datore di lavoro e quindi in busta paga o in sede di dichiarazione dei redditi con il modello 730.
Saranno in tanti i cittadini che dovranno restituire il bonus di 100 euro percepito. Scopriamo perchè e soprattutto se anche tu rientri tra le persone che devono restituire il bonus 100 euro.
Restituzione bonus 100 in busta paga. Molti avranno la brutta sorpresa
Che cos’è il Bonus 100 euro
Per aiutare le famiglie, soprattutto in virtù dell’inflazione e del caro prezzi di carburanti e materie prime, la legge di Bilancio 2022 ha variato gli scaglioni di aliquote Irpef riducendole da cinque a quattro. Questo ha portato anche ad un cambio di attuazione dei bonus. Fino al 2021 il bonus 100 euro veniva erogato a tutti i lavoratori che avevano un reddito fino a 28mila euro. Dal 2022 non è più così.
Il bonus Renzi, inizialmente di 80 euro al mese è aumentato a 100 euro. Oltre ad essere variato l’importo è variato anche lo scaglione di spettanza. Se un tempo il bonus spettava fino ai 28 mila euro di reddito, con la nuova modifica spetta solo a coloro i quali hanno un reddito non superiore ai 15 mila euro.
A chi spetta il Bonus 100
Devi sapere che l’ex Bonus Renzi spetta a tutti i lavoratori che hanno un reddito fino a 15 mila euro o, in caso di sussistenza di specifiche condizioni, anche a coloro i quali percepiscono un reddito fino a 28 mila euro.
Nella fascia di reddito 15 mila – 28 mila, a determinare se si ha diritto o meno del beneficio, concorrono detrazioni come quelle per i familiari a carico, mutuo prima casa, lavori di ristrutturazione edilizia – superbonus e redditi da lavoro dipendente. Qualora infatti queste detrazioni superino l’imposta lorda dovuta, il bonus 100 euro non viene riconosciuto.
Ricordiamo che il bonus viene calcolato come differenza tra imposta lorda e detrazioni spettanti e, comunque, non può superare i 1200 euro l’anno.
Chi riceve la Naspi – Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego ovvero la disoccupazione, potrà continuare a ricevere il bonus purchè rientri nei parametri.
Chi deve restituire il bonus 100 euro
Le persone che devono provvedere alla restituzione del bonus sono tutti colori i quali rientrano nella cosiddetta fascia degli incapienti, ovvero sotto i 8174 euro annuali e anche coloro i quali superano il limite di 40 mila euro.