Registro delle Opposizioni: perché non funziona come dovrebbe?
Il problema, molto banalmente, è che i call center sembra proprio che se ne infischino allegramente. Ma chiediamoci: perché il Registro delle opposizioni non funziona? La ragione in fondo è semplicissima: non ci sono controlli e quindi neppure punizioni e dunque non c’è alcun incentivo serio a comportarsi come si deve.
Registro delle Opposizioni: perché non funziona come dovrebbe?
È una storia che non dovrebbe meravigliarci più di tanto, immersi come siamo in un clima culturale iper-buonista e in cui l’espressione “legge e ordine” ha assunto una connotazione fascista invece che di semplice buon senso.
Insomma, anche se è triste doverlo ammettere, nulla è cambiato dalle proverbiali “gride” manzoniane: si scrivono leggi più o meno draconiane e poi nessuno le fa rispettare, così tutti possono fare più o meno come gli pare, ma soprattutto i ricchi e i potenti, com’è ovvio.
Federconsumatori denuncia il fallimento del Registro
Ma torniamo più propriamente al tema. Giovanna Capuzzo, vicepresidente di Federconsumatori – alla rivista Fanpage.it ha spiegato la situazione in questi termini:
«Sì, anche a noi continuano ad arrivare segnalazioni. E i motivi sono parecchi. Non tutti gli operatori sono iscritti e non è solo questo il problema. Molte chiamate infatti arrivano dall’estero e quindi non possono essere filtrate. Con il registro cadono anche i permessi che abbiamo dato in passato per il trattamento dei nostri dati personali. Teoricamente i call center che continuano a chiamare numeri iscritti al Registro delle Opposizioni dovrebbero ricevere delle sanzioni. Al momento però non sappiamo con che frequenza vengano fatti i controlli».
Fanpage.it ha pure interpellato i suoi lettori e tra quanti hanno proposto opposizione risulta che addirittura il 98 per cento continua a ricevere telefonate moleste, soprattutto da parte di società di telefonia, elettriche e del gas.
