Prescrizione Buoni: pronte le cause entro ottobre. La decisione dell’Antitrust
Ci sono delle novità che non hanno lasciato molto all’immaginazione, riguardanti i buoni postali con cause che sono pronte ad essere emesse entro ottobre. Una situazione particolare che mette l’accento su eventi particolarmente fastidiosi per gli utenti. Facciamo chiarezza?
Prescrizione Buoni: pronte le cause entro ottobre. La decisione dell’Antitrust
Pratiche commerciali scorrette: cosa succede?
Si procede verso la chiusura della fase che ha interessato l’Atitrust per alcune pratiche commerciali scorrette contro Poste Italiane. Il presidente regionale Sardegna dell’associazione – Vargiu – ha dichiarato di essere fiducioso e che sta ricevendo non poche richieste di aiuto da parte dei risparmiatori.
L’indagine era partita in primavera a seguito dell’esposto da parte di Adiconsum Sardegna. Questo era per tutelare non pochi risparmiatori che avevano deciso di sottoscrivere dei buoni fruttiferi, caduti in prescrizione.
La fase istruttoria si concluderà il 20 settembre, con termini del procedimento al 20 ottobre. Se non ci saranno rinvii perverrà il pronunciamento dell’Antitrust.
L’amministratore delegato di Poste Italiane – Matteo del Fante – ha evidenziato che il valore di questi buoni prescritti è di 404 milioni di euro.
Buoni Postali, quali sono le verifiche effettuate?
L’Agcm sta controllando se le Poste Italiane abbia o meno informato i suoi clienti sui termini di prescrizione o meno. Il presidente di Adiconsum Sardegna, Giorgio Vargiu ha dichiarato:
“I tempi si sono allungati perché Poste ha chiesto una proroga, poi concessa dall’Antitrust”
Continuando a comunicare la sua fiducia nei confronti dell’operazione, visto che gli uffici legali sono pronti a presentare entro ottobre le cause contro Poste Italiane.
Nel dettaglio, la ricerca si è concentrata sui buoni fruttiferi emessi dall’anno 2000 in poi:
“Inizialmente i buoni avevano scadenza ventennale – poi i termini sono cambiati, ma i risparmiatori che hanno sottoscritto i buoni dal 2000 in poi non sono stati informati. E non c’è traccia nemmeno dei fogli informativi che Poste avrebbe dovuto consegnare ai sottoscrittori”.
I risparmiatori sono tantissimi e ogni giorno si aggiungo per capire quale sarà il loro destino.