Pensioni di invalidità, in arrivo gli aumenti e gli arretrati. Ecco cosa sapere
Sulle pensioni minime è stato confermato l’incremento, mente per le pensioni di invalidità non è stato confermato ancora alcun aumento. Anche se non c’è ancora nulla di ufficiale le pensioni di invalidità saranno interessate dagli incrementi al costo della vita.
Il governo Meloni è al lavoro per inserire all’interno della prossima Manovra di Bilancio alcuni interventi sulle pensioni anche se non sarà inserita una vera e propria riforma strutturale, che potrebbe arrivare nel 2025. Pertanto, nella prossima Finanziaria non ci sarà alcun intervento volto a superare i limiti introdotti dalla Riforma Fornero, ma ci sarà la proroga di alcune misure previdenziali già operative, tra cui Quota 103, Ape Sociale ed Opzione Donna. Scopriamo in questa guida a quanto ammontano gli aumenti delle pensioni di invalidità.
Pensioni di invalidità, in arrivo gli aumenti e gli arretrati. Ecco cosa sapere
Per il corrente anno 2023 le pensioni di invalidità sono state rivalutate in base all’indice inflazionistico: gli incrementi riguardano sia gli importi dei trattamenti previdenziali sia gli importi delle indennità erogate a sordi, ciechi ed agli invalidi. Gli importi delle pensioni di invalidità risultano aumentati di oltre 5 punti percentuali. Per effetto della perequazione monetaria, la pensione degli invalidi civili al 100% è aumentata fino ad un massimo di 386 euro al mese, con importo che varia in base al reddito.
Il tetto per accedere all’aumento è pari a 9.100 euro per il singolo pensionato e a 15.645 euro, nel caso in cui sia coniugato. Dal calcolo restano escluse le pensioni di guerra, la prima casa e l’indennità di accompagnamento.
Pensioni invalidità, quali sono gli incrementi attesi per l’anno 2024?
Anche per l’anno 2024 sicuramente ci sarà qualche aumento previsto per chi è titolare di una pensione di invalidità. Gli incrementi saranno adeguati al tasso di inflazione. Un primo incremento fa riferimento alla differenza sugli assegni arretrati erogati a gennaio tra il tasso inflattivo provvisorio e quello definitivo, rispettivamente pari al 7,3% e all’8,1%.
Un altro incremento corrisponde al saggio di rivalutazione che verrà accertato per il corrente anno 2023, che dovrebbe essere pari a 5,4 punti percentuali. Altro incremento sarebbe frutto della rivalutazione straordinaria che l’esecutivo ha previsto temporaneamente per le pensioni minime. È possibile che tale aumento possa essere applicato anche alle pensioni di invalidità.