Pensione di reversibilità: buone notizie per chi ne ha diritto

Pensione di reversibilità: buone notizie per chi ne ha diritto

Buone notizie in arrivo per chi è titolare della pensione di reversibilità o la pensione ai superstiti.

Pensione di reversibilità: buone notizie per chi ne ha diritto

Buone notizie in arrivo per chi è titolare della pensione di reversibilità o la pensione ai superstiti. La normativa vigente prevede l’erogazione di prestazioni previdenziali volte a preservare la capacità di mantenimento economico dei nuclei familiari anche dopo il decesso del titolare dell’assegno pensionistico INPS. Si pensi, ad esempio, al caso di una donna anziana che rimane vedeva a seguito della morte del marito, titolare della pensione INPS.

A seguito del decesso del de cuius la vedova è la nuova titolare della pensione del marito. Si tratta di una pensione indiretta, meglio conosciuta come pensione di reversibilità. Con questo assegno previdenziale erogato dall’INPS i familiari superstiti possono continuare a contare su un’entrata mensile al verificarsi di determinate condizioni. La pensione di reversibilità viene corrisposta al coniuge vedovo/a, ma viene corrisposta anche ai figli minorenni o impegnati in un percorso di formazione scolastico.

La pensione ai superstiti è erogata dall’INPS ai familiari superstiti a seguito del decesso del titolare della prestazione. È necessario che siano verificate determinate condizioni. INPS non accredita l’intero importo di quanto percepito dal de cuius, ma una percentuale, che varia a seconda delle casistiche.

Pensione di reversibilità: buone notizie per chi ne ha diritto

Pensione di reversibilità: buone notizie per chi ne ha diritto

Pensione di reversibilità: condizioni di accesso al beneficio

Per beneficiare e vedersi erogato l’assegno previdenziale di reversibilità è necessario soddisfare una delle seguenti condizioni:

  • essere titolare di una pensione diretta;
  • avere 5 anni di anzianità assicurativa e contributiva, di cui almeno tre anni nel quinquennio precedente alla data della morte;
  • avere perfezionato almeno quindici anni di anzianità assicurativa e contributiva.

Pensione di reversibilità: i familiari superstiti

La pensione di reversibilità viene concessa ai superstiti del defunto:

  • coniuge o unito civilmente;
  • coniuge separato o divorziato a condizione che sia titolare dell’assegno divorzile.

Sono familiari superstiti anche:

  • i figli minorenni alla data del decesso,
  • i figli inabili al lavoro,
  • i figli maggiorenni studenti a carico del genitore al momento del decesso.

I destinatari della pensione di reversibilità sono principalmente il coniuge ed i figli dei defunti, ma in assenza di questi, ma l’importo della prestazione previdenziale può essere percepita anche da altri familiari superstiti, tra cui i genitori dell’assicurato.

Pensione di reversibilità: a quanto ammonta l’assegno?

La pensione di reversibilità è corrisposta al 60% al coniuge superstite, all’80% nel caso in cui il coniuge superstite abbia un figlio ed al 100% nel caso di coniuge superstite con due o più figli a carico.

Pensione di reversibilità: in arrivo l’aumento

Grazie alla rivalutazione monetaria, al bonus una tantum, alla tredicesima, la pensione di reversibilità per il mese di dicembre sarà più sostanziosa. Come riporta Nanopress.it, le pensioni di reversibilità potranno beneficiare dell’aumento pari a 500 euro ai superstiti che si trovano in uno stato di difficoltà economica ed abbiano necessità di assistenza e di cura.