Pensione di Cittadinanza: che ne sarà della misura e chi continuerà a percepirla
Che ne sarà del futuro della Pensione di Cittadinanza? Quali sono gli scenari probabili e futuri? Facciamo chiarezza.
Pensione di Cittadinanza: che ne sarà della misura e chi continuerà a percepirla
Il mese di luglio rappresenta il “capolinea” del Reddito di Cittadinanza per molti percettori considerati “occupabili”, poi la misura sarà destinata a tramontare per sempre. La Pensione di Cittadinanza avrà la stessa sorte del RdC? Quali sono gli scenari futuri possibili? Scopriamolo.
Il governo ha deciso che i c.d. occupabili dai 18 ai 59 anni d’età perderanno il beneficio e l’ultima ricarica è prevista per il mese di luglio. Per i nuclei familiari che hanno soggetti fragili, anziani, disabili, minori, le ricariche della card continueranno fino alla fine dell’anno 2023. Saranno introdotte nuove prestazioni: a partire dal mese di settembre prenderà definitivamente il via il Supporto per la formazione e il lavoro, mentre per gli altri nuclei familiari c’è l’Assegno di inclusione. Che ne sarà della Pensione di Cittadinanza? Scopriamolo.
Pensione della Cittadinanza: a chi spetta la misura?
La Pensione di Cittadinanza è una misura di sostegno economico introdotta e pensata per le famiglie costituite dai pensionati con più di 67 anni in situazioni di disagio economico. Secondo le ultime rilevazioni dell’INPS sono circa 100mila i beneficiari della misura.
Per accedere alla Pensione di Cittadinanza è necessario avere un ISEE non eccedente i 9.360 euro e un reddito familiare non superiore a 7.560 moltiplicato per il parametro della scala di equivalenza. L’importo massimo erogato è pari a 630 euro al mese a cui si aggiunge un sostegno di altri 150 euro in caso di locazione.
Che ne sarà della sorte della Pensione di Cittadinanza?
A differenza del Reddito di Cittadinanza, l’erogazione della Pensione di Cittadinanza rimarrà la medesima per tutto l’anno 2023. Come previsto dalla Legge di Bilancio 2023 non si applicano tagli per i nuclei familiari nei quali sono presenti anziani over 60, fragili, disabili e minori.
A partire dal primo gennaio 2024 la Pensione di Cittadinanza non verrà più erogata insieme al Reddito di Cittadinanza e sarà introdotta una nuova misura: l’Assegno di inclusione. Per richiederlo è necessario rispettare determinati requisiti: avere un ISEE non superiore a 9.360 euro e un reddito familiare inferiore a 6mila annui moltiplicati per la scala di equivalenza. La prestazione sarà erogata attraverso una piattaforma specifica approntata dall’INPS.