Pensione anticipata per chi lavora di notte: quali sono i requisiti necessari?
Coloro che svolgono il turno nella fascia oraria notturna possono andare in pensione in anticipo con l’Inps. Scopriamo in questa guida quali sono i requisiti e a che età andare in pensione.
Pensione anticipata per chi lavora di notte: quali sono i requisiti necessari?
Indipendentemente dalle mansioni eseguite, i lavoratori che svolgono i turni di notte possono accedere all’assegno previdenziale in anticipo con l’INPS. L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale eroga diverse tipologie di prestazioni previdenziali che si dividono in due categorie: pensione di vecchiaia e pensione anticipata. La pensione di vecchiaia prevede la possibilità di andare in pensione al compimento dei 67 anni e con un’anzianità contributiva pari a 20 anni.
È possibile andare in pensione in anticipo il lavoratore che abbia 42 anni e dieci mesi di contributi e la lavoratrice che abbia 41 anni e dieci mesi di contributi, indipendentemente dall’età anagrafica. Per poter andare in pensione in anticipo è necessario appartenere alla categoria dei lavoratori usuranti.
Andare in pensione in anticipo: chi sono i fortunati?
A fornire utili informazioni è il Decreto Legislativo n°67 del 2011, che fornisce la lista di quelli che sono i lavori usuranti che consentono di accedere all’assegno previdenziale in anticipo. I lavoratori notturni e quelli che svolgono mansioni particolarmente pesanti e che richiedono un determinato ritmo produttivo sono i lavoratori che possono andare in pensione in anticipo. I lavoratori notturni rientrano nei lavori usuranti e possono beneficiare della misura previdenziale quota 97,6 (sommatoria dei contributi e dell’età).
Per richiedere la pensione in anticipo, è necessario essere in possesso di determinati requisiti, tra cui il numero di ore di servizio notturno prestato. Un lavoratore notturno deve svolgere il servizio per almeno sei ore per un certo numero di notti l’anno oppure lavorare per almeno tre ore da mezzanotte alle cinque di mattina per l’intero anno. Se il turno di lavoro va dalle ore 3 alle ore 5 è necessario svolgerlo tutto l’anno per andare in pensione in anticipo. Nel caso in cui il turno sia di almeno sei ore, bastano un certo numero di notti all’anno per accedere all’assegno previdenziale in forma anticipata.
Lavoratori notturni: quando è possibile andare in pensione?
I lavoratori notturni che svolgono il servizio notturno per l’intero anno possono accedere all’assegno previdenziale in anticipo con almeno 61,7 anni di età e con un’anzianità contributiva pari a 35 anni, a patto che il totale risulti pari a 97,6.
Per i lavoratori notturni che svolgono turni di notte non per tutto l’anno, la quota non è pari a 97,6. Per i lavoratori che svolgono da 72 a 77 giorni di lavoro notturno all’anno, la quota è di almeno 98,6 e sono richiesti almeno 62 anni e sette mesi di età ed un’anzianità contributiva pari a 35 anni. Se i turni si svolgono da 64 a 71 giorni di lavoro notturno la quota è di almeno 99,6 e sono richiesti almeno 63 anni e sette mesi ed un’anzianità contributiva pari a 35 anni.