Pagamento Bonus 200 euro e 150 euro: siamo giunti alla fine questo marzo?
Pagamento bonus 200 euro e 150 euro: finalmente siamo giunti al traguardo della storia di una misura di sostegno economico fatta di ritardi e di dubbi.
Dopo mesi e mesi di promesse e di ritardi continui che hanno generato dubbi e scontento generale, finalmente siamo giunti alla fine della storia degli accrediti dei bonus anti-inflazionisti: indennità una tantum 200 e 150 euro.
Dopo la replica a febbraio per una determinata categoria di lavoratori, finalmente anche a marzo spuntano altri accrediti spettanti a determinate classi sociali fino a questo momento escluse. Se il Bonus 200 euro non è stato pagato c’è tempo fino al 19 aprile per presentare la domanda di riesame. INPS è intervenuto con il Messaggio n. 317 e ha fornito utili chiarimenti in merito alla possibilità di presentare l’istanza di riesame per ricevere il bonus antinflazionistico 200 euro con integrazione pari a 150 euro.
I requisiti richiesti per avere diritto all’indennità antinflazionistica sono contenuti nel Decreto Interministeriale del 19 agosto 2022. I primi a festeggiare l’accredito sono stati i pensionati, poi i lavoratori dipendenti, poi gli autonomi con Partita IVA, poi gli stagionali, i lavoratori domestici, i dottorandi ed assegni di ricerca e, infine, gli autonomi senza Partita IVA e lavoratori atipici.
Pagamento Bonus 200 euro e 150 euro: siamo giunti alla fine questo marzo?
Bonus 200 e 150 euro: ecco i requisiti necessari
Per beneficiare dei bonus antinflazionistici 200 e 150 euro è necessario essere in possesso di determinati requisiti:
- essere iscritti alla gestione autonoma attiva alla data del 18 maggio 2022,
- avere una Partita IVA attiva e con attività lavorativa avviata al 18 maggio 2022,
- avere un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro nel periodo d’imposta 2021 e non superiore ai 20mila euro per ottenere l’indennità pari a 150 euro,
- non essere titolare di pensioni alla data del 18 maggio 2022,
- avere effettuato almeno un versamento contributivo, totale o parziale entro il 18 maggio 2022.
Le motivazioni che hanno portato al rigetto della domanda dei bonus anti-inflazionistici possono essere relative all’irregolarità dell’iscrizione alla Gestione Separata INPS ed all’assenza di una Partita IVA attiva. Alla luce degli aggiornamenti e delle novità introdotte dal Governo Meloni che ha incassato l’approvazione della Manovra di Bilancio da parte del Senato, tutti i potenziali richiedenti possono presentare la domanda per richiedere il riesame della documentazione necessaria.
Pagamento Bonus 200 euro e 150 euro: a marzo arriveranno altri accrediti
Tra pochi giorni verranno accreditati altri pagamenti relativi al Bonus 200 e 150 euro. Finalmente, siamo giunti quasi al traguardo di questa tortuosa storia degli accrediti delle indennità anti-inflazionistiche una tantum.
Dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sono arrivati i chiarimenti sui prossimi accrediti del bonus 200 euro (con eventuale integrazione del bonus 150 euro) anche per i medici specializzandi senza Partita IVA. Il bonifico dovrebbe essere accreditato entro il 20 marzo 2023.