Nuove sanatorie per dire addio agli abusi edilizi: ecco cosa cambia
Sanare un abuso edilizio si può, ma solo se sussistono determinate condizioni: ecco le nuove sanatorie per risolvere il tutto.
Nuove sanatorie per dire addio agli abusi edilizi: ecco cosa cambia
Un abuso edilizio è un reato commesso da chi effettua un intervento sul territorio senza l’autorizzazione necessaria per costruire. È possibile sanare un abuso edilizio ed evitarne la demolizione solo quando la costruzione è conforme al piano regolatore. L’abuso edilizio è un reato che viene punito penalmente e con l’irrogazione di una sanzione amministrativa commessa da chi espleta un intervento senza averne l’autorizzazione.
Per chi commette un abuso è prevista l’ammenda e l’arresto, mentre la pena amministrativa consente di ripristinare lo stato dei luoghi entro 90 giorni. Nel caso di abuso edilizio è possibile chiedere la sanatoria del bene nel caso in cui l’immobile rispetti le normative previste dal piano regolatore. A seguito della regolarizzazione del bene immobiliare oggetto dell’abuso edilizio, il proprietario è tenuto a pagare una sanzione.
Sanare un abuso edilizio: come procedere?
Per sanare un abuso edilizio è necessario presentare la domanda all’ufficio comunale competente entro i 90 giorni dall’accertamento del termine della sanzione amministrativa. Una volta presentata la domanda sarà l’addetto comunale a pronunciarsi in merito alla richiesta di sanatoria entro 60 giorni. La presentazione della domanda equivale ad una denuncia dell’esistenza della costruzione abusiva del bene immobiliare.
L’istanza deve essere redatta da un architetto, ingegnere o geometra, il quale saprà quali dati indicare nella notifica. Una volta decorso il termine di due mesi, il responsabile dell’ufficio del comune può accogliere l’istanza della sanatoria oppure respingerla. È possibile impugnare il provvedimento del responsabile dell’ufficio comunale e fare ricorso al giudice amministrativo.
Abusi edilizi: quando scatta la sanatoria automatica?
La sanatoria automatica dell’abuso edilizio scatta quando supera il limite del 2% tra progetto e stato reale dell’opera. Altra casistica è quella per abusi che non violano la normativa urbanistica e edilizia: in questo caso scatta la sanatoria automatica. Un altro caso di sanatoria automatica e gratuita riguarda i piccoli abusi dichiarati da un tecnico abilitato. Gli abusi di lieve entità devono essere segnalati nella dichiarazione asseverata: i reati edilizi in questo caso devono essere di lieve entità e non devono violare la normativa vigente. Anche la Cassazione è intervenuta in merito agli abusi edilizi non gravi.