Manovra 2023: aumento di pensioni minime e benefici, ma occhio a questi aumenti
Emendamenti correttivi della Manovra 2023: spunta l’aumento delle pensioni minime, bonus per le case green e aumento delle accise sulle sigarette.
Per quanto concerne gli emendamenti alla Manovra 2023 i tempi si sono allungati prima di poter raggiungere l’accordo di maggioranza. Sul piatto è stato servito l’incremento delle pensioni minime, che sono salite a 600 euro per gli over settantacinque ed è spuntata la proroga per procedere alla presentazione della Cilas per richiedere il bonus 110. Le rettifiche apportare saranno introdotte attraverso un emendamento del Governo.
Il dilazionarsi delle tempistiche e le proteste delle opposizioni dovrebbe posticipare la conferma della commissione. Il testo revisionato dovrebbe essere approvato entro venerdì della corrente settimana, prima dell’inizio delle festività natalizie.
Manovra 2023: aumento di pensioni minime e benefici, ma occhio a questi aumenti
Manovra 2023: ecco gli emendamenti correttivi presentati dal Governo
Il Governo ha depositato alcuni emendamenti correttivi riguardanti il Fisco e la Pubblica Amministrazione. È stata introdotta la riduzione dell’IVA al 50% per chi acquista gli immobili appartenenti alla classe energetica A e B.
L’imposta sarebbe oggetto di detrazione fiscale per le compravendite effettuate entro la fine dell’anno 2023. È stata revisionata anche la tassazione sugli extraprofitti e si è ridotta la platea delle società costrette ad adempiere il pagamento dell’imposta con un gettito minore pari a venti milioni di euro nel corso dell’anno 2023.
L’Esecutivo mira ad introdurre anche un nuovo meccanismo di calcolo delle bollette luce e gas che consenta di tutelare le fasce più deboli e consenta di incentivare il risparmio energetico. Il Ministro dell’Economia ha spiegato che è necessario istituire
«una fascia protetta di consumo del 70-80%»
tutelata allo stesso prezzo degli anni precedenti.
Il Governo Meloni ha presentato un emendamento volto ad incrementare le aliquote di accisa relative alle sigarette. L’aliquota aumenterebbe dal 59% al 60 % a partire dall’anno 2023. Il gettito atteso sarebbe pari a 50 milioni di euro.
Come annunciato in campagna elettorale dalla Leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, il Reddito di Cittadinanza dovrebbe essere abolito entro il 2024. Tuttavia, già a partire dal 2023 molti attuali beneficiari del RdC potrebbero già rimanere a bocca asciutta. Dalla riduzione delle mensilità del reddito di cittadinanza da 8 a sette mesi potrebbero essere recuperati 200 milioni di euro.