Investire: il Tesoro ha emesso la seconda tranche del BTP con scadenza 1° ottobre 2053
Il Tesoro ha emesso la seconda tranche del BTP trentennale: scopriamo a quanto ammonta il rendimento e la cedola. Facciamo chiarezza.
Investire: il Tesoro ha emesso la seconda tranche del BTP con scadenza 1° ottobre 2053
Dopo un anno 2022 negativo sul fronte dei rendimenti delle obbligazioni statali, l’anno 2023 sarà un anno positivo sul fronte delle aste e dei rendimenti attesi dei BTP e BOT. Si preannuncia un anno ricco di sorprese per gli obbligazionari. Il Tesoro ha emesso BTP per un ammontare pari 1,5 miliardi di euro, ottenendo richieste per 2,3 miliardi di euro. il BTP in questione è quello con scadenza al primo ottobre 2053. Ecco cosa sapere sulla seconda tranche del BTP con scadenza primo ottobre 2053. Scopriamo a quanto ammonta il tasso di rendimento e la cedola del BTP con scadenza fissata al mese di ottobre 2053. Facciamo chiarezza.
Investire in BTP scadenza ottobre 2053: cosa sapere?
Martedì 13 giugno 2023 il Tesoro ha terminato il collocamento del BTP a lungo termine con scadenza ad ottobre 2053 fissando la cedola annua al 4,5%. Si tratta di un bond a medio-lungo termine che ha una scadenza pari a 30 anni ed è stato emesso dal Tesoro italiano. Il titolo obbligazionario è stato collocato sui mercati attraverso un’asta, la cui raccolta è stata di 1,5 miliardi di euro. I BTP trentennali circolano per un ammontare pari a 6,5 miliardi di euro. La prima tranche ha visto il collocamento di 5 miliardi di titoli, mentre la seconda 1,5 miliardi di euro. Sommando le due tranche collocate, il totale è pari a 6,5 miliardi di euro.
BTP con durata trentennale: a quanto ammonta il rendimento e la cedola?
Il Tesoro ha fissato la cedola al 4,54% al lordo, mentre il rendimento netto del BTP trentennale è pari a, 3,96%. Le percentuali sono frutto delle elaborazioni prodotte da Assiom Forex. La seconda tranche emessa dal Tesoro ha prodotto un aumento dei titoli presenti sul mercato e ha incrementato il valore del titolo obbligazionario, che attualmente è pari a poco più di 100 euro.
Anche la cedola annuale lorda ha subito una revisione al ribasso rispetto alla precedente quotazione. La cedola lorda è passata da 4,58% al 4,54%. Si tratta di un’obbligazione statale che consente di diversificare il portafoglio investimento, di diversificare e di ridurre il rischio. Ecco perché potrebbe essere interessante detenere questo titolo obbligazionario nel portafoglio.