In età avanzata si dorme di meno. Studio evidenzia il perché

In età avanzata si dorme di meno. Studio evidenzia il perché

In età avanzata si dorme di meno. Studio evidenzia il perché

È risaputo che dormire bene la notte diventa più difficile con l’avanzare dell’età. Il motivo e il perchè succede questo fino a poco fa era sconosciuto.

Capire perchè con l’avanzare dell’età si dorme meno è importante in quanto non dormire abbastanza può portare alla demenza e a una serie di altre malattie.

In età avanzata si dorme di meno. Studio evidenzia il perché

In età avanzata si dorme di meno. Studio evidenzia il perché

Lo studio sul sonno degli anziani

L’autore dello studio, il professor Matthew Walker, dell’Università della California, Berkeley, ha spiegato perché le persone anziane riposano meno. Ha detto che con l’invecchiamento del cervello, i neuroni e i circuiti nelle sezioni che regolano il sonno iniziano a degradarsi. Questo porta a meno sonno non-REM, che è importante per mantenere la memoria e la cognizione.

Come si è svolta la ricerca

Lo studio è avvenuto su topi giovani (con un periodo di vita tra i tre ei cinque mesi) e vecchi (dai 18 ai 22 mesi) e ha verificato la loro attività celebrale mediante utilizzo di uno specifico strumento che trasportava luce dalle fibre fino ai neuroni per attivare un loro stimolo. I risultati ottenuti sono stati registrati utilizzando tecniche di imaging.

La cosa sorprendente è stata che i topi più anziani avevano perso il 38% di ipocretine rispetto ai topi più giovani. Le ipocretine sono sostante chiave che vengono generate solo da un piccolo gruppo di neuroni presenti nell’ipotalamo, uno degli elementi componenti il cervello.

Oltre a rilevare che la quantità di ipocretine diminuisce con l’avanzare dell’età del topo è emero anche che queste, in presenza di topi più vecchi, sono più reattive ovvero facili ad attivarsi rendendo così gli animali più inclini al risveglio.

Perchè sono importanti le ipocretine

Le orexine, note anche come ipocretine, sono neuropeptidi che sono generate esclusivamente dai neuroni nell’area ipotalamico laterale. Sebbene originariamente riconosciute come regolatori del comportamento alimentare, le orexine sono ora considerate principalmente come modulatori chiave del ciclo sonno / veglia.

Cosa significa questo per la scienza

I risultati di questa ricerca sono sorprendenti e secondo gli studiosi molto importanti perchè aprono la strada a nuovi possibili farmaci che potranno essere utilizzati per arginare il problema e migliorare così la qualità della vita degli anziani.