In arrivo il vaccino Novavax che strizza l'occhio agli scettici dei vaccini.

In arrivo il vaccino Novavax che strizza l’occhio agli scettici dei vaccini.

In arrivo il vaccino Novavax che strizza l’occhio agli scettici dei vaccini.

A dicembre potrebbe arrivare la tanto attesa approvazione del vaccino che si pone come obiettivo la platea di diffidenti sui vaccini attualmente in distribuzione. Questo nuovo strumento anti-covid sfrutta un metodo alternativo di assimilazione, che sfrutta la tecnologia delle proteine ricombinanti, cosa che dovrebbe essere accettata dalla fascia di pubblico che è al momento scettica sul metodo d’azione degli vaccini attualmente in distribuzione. Ma vediamo di che si tratta

In arrivo il vaccino Novavax che strizza l'occhio agli scettici dei vaccini.

In arrivo il vaccino Novavax che strizza l’occhio agli scettici dei vaccini.

Potrebbe rappresentare il metodo per scalfire lo zoccolo duro degli scettici della vaccinazione, stiamo parlando del vaccino Novavax che sfrutta le proteine ricombinanti, soluzione questa, che agli occhi degli scettici viene vista come una tecnologia decisamente più accettabile rispetto alle soluzioni attualmente distribuite, ad mRNA per intenderci. L’intenzione è quella di dare un’ulteriore spallata alla pandemia, interessando anche i più convinti che i vaccini siano pericolosi. È attesa infatti per metà dicembre l’approvazione di questo ulteriore vaccino contro il covid-19, e sarà presentato col nome commerciale di “Nuvaxovid”, questo vaccino sfrutta la tecnica delle proteine ricombinanti così come è stato per i vaccini per la pertosse, dell’epatite e della meningite. Il metodo sembra essere di gradimento a chi, sino ad ora non aveva preso per niente in considerazione di recarsi al centro vaccinale a causa dei dubbi sul funzionamento dei vaccini mRNA, ma nonostante la tecnica già conosciuta sono state comunque introdotte delle innovazioni nella formulazione del preparato. Marco Cavalieri, a capo della Sezione Vaccini dell’Agenzia Italiana del Farmaco fa sapere che gli studi su questo vaccino forniscono dati molto positivi, che si aggirano intorno ad un solido 90%, e sulla base di questi valori l’approvazione di certo non tarderà ad arrivare, probabilmente per la metà di dicembre; anche perché gli sviluppatori si sono subito adattati agli standard richiesti dall’Ema e dalla Fda americana. Questo vaccino potrà essere somministrato dai 18 anni in poi, ed inoltre, rispetto a Pfizer e Moderna ha anche un costo più contenuto e si trasporta facilmente, godendo di una normale conservazione in frigo, allo stesso modo dei vaccini che conosciamo.

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