Banconota da 10 euro: occhio al dettaglio, la fa valere quasi 2.000 euro
Molto più riconoscibili delle monete metalliche, le banconote denominate in euro grazie al loro aspetto molto colorato e alle dimensioni piuttosto diverse tra i vari “tagli”, sono state accettate molto più in fretta dai cittadini rispetto alle monete.
Per motivi abbastanza ovvi, una delle più popolari è la banconota da 10 euro, che si calcola circoli in quasi tre miliardi di esemplari in tutta la cosiddetta eurozona.
Banconota da 10 euro: occhio al dettaglio, la fa valere quasi 2.000 euro
Di colore che vira sul rosso, e dalle dimensioni di poco superiori alla “sorella” da 5 euro, la banconota da 10 ospita immagini architettoniche e artistiche che traggono ispirazione dall’arte romanica.
Tra tutte le banconote in euro è tra le meno soggette a tentativi di contraffazione (in questa particolare classifica vengono prima quelle da 50 e da 20). Come ogni altra banconota della UE, è stata stampata in due serie, la prima diffusa a partire dal 2002 al 2014, la seconda messa in circolazione da quell’anno e fino a oggi.
Ma si dirà, che valore vuoi che abbia una banconota che circola in quasi tre miliardi di pezzi? Il “segreto” sta tutto nel numero di serie, che risulta costituito da una lettera iniziale, differente a seconda della nazione di provenienza (quelle italiane hanno una S) seguita da 11 cifre.
È proprio col seriale che si possono fare discreti affari: se la composizione è particolare, per esempio tutte o quasi tutte le cifre consecutive (per esempio S11111111…) oppure contiene cifre palindrome (es. S8444448) siamo di fronte a una rarità che può valere cifre che partono da cinque volte il valore nominale; Insomma, dai 50 euro ai 1500 euro, come qualche raro esemplare all’asta su Ebay:
Le più rare e difficili da trovare
Ma le 10 euro più rare sono le Specimen, le banconote “campione”, pensate non per la circolazione, ma come presente per le cariche della banca centrale europea o utilizzate come “campione” per un inizio serie.
Si riconoscono facilmente per la scritta che portano in diagonale su ambo i lati. Una “Specimen” può valere tra i settecento e i 2000 euro, se è in buono stato. Trovarne un esemplare non è affatto facile a causa della loro scarsa diffusione, ed è proprio per questo che il valore è elevato con tendenza ad aumentare nel tempo.