Decreto aiuti: novità importanti per superbonus e ristrutturazioni. Cosa devi sapere
Malgrado l’assenza dei pentastellati, il Senato ha approvato in via definitiva il DDL di conversione del decreto legge 50/2022, nello stesso testo licenziato dalla Camera (per evitare il ritorno del testo in quell’assemblea…).
Il nuovo articolo 14 dispone che le banche possono cedere il credito a tutte le Partite Iva e richiede il permesso di costruire anche per le ristrutturazioni edilizie che abbiano a oggetto beni immobili tutelati.
Decreto aiuti: novità importanti per superbonus e ristrutturazioni. Cosa devi sapere
Il Decreto Aiuti è dunque convertito in legge e una volta pubblicato in Gazzetta entrerà in vigore portandosi dietro novità non di poco conto.
L’articolo 14 proroga di tre mesi il termine previsto per realizzare il 30 per cento dei lavori effettuati sulle unità immobiliari dalle persone fisiche, soglia necessaria per avvalersi nel 2022 dell’applicazione della detrazione del Superbonus al 110 per cento.
Di quali edifici si tratta?
Si parla di lavori su edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari dentro edifici plurifamiliari a condizione che siano indipendenti e dispongano di uno o più accessi per conto proprio dall’esterno (villette o case unifamiliari). Il 30 per cento va riferito all’intervento nel suo complesso, comprensivo anche dei lavori non agevolati al 110 per cento.
Cessione del credito: allargamento del perimetro per le banche
Alle banche o società appartenenti a un gruppo bancario iscritto all’albo della Banca d’Italia è sempre permessa la cessione a favore di soggetti diversi dai consumatori o utenti.
In altri termini le banche possono cedere il credito a società, professionisti e anche partite Iva (con la sola eccezione dei consumatori).
Definizione di ristrutturazione edilizia
È estesa la necessità del permesso di costruire anche agli interventi di ristrutturazione edilizia che abbiano a oggetto beni immobili tutelati. La condizione è che tali interventi comportino una demolizione e ricostruzione con modifiche della sagoma o dei prospetti oppure incrementi di volumetria.
Bonus una tantum 200 euro per autonomi e Partite Iva
L’articolo 31 del Decreto Aiuti specifica infine che riceveranno i 200 euro di bonus non solo i dipendenti e i pensionati, ma anche i lavoratori autonomi senza partita IVA non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie che, nel 2021, siano stati titolari di contratti autonomi occasionali e per i quali nello stesso anno 2021 risulti l’accredito di almeno un contributo mensile.