Controlla le vecchie lettere: un francobollo con questa scritta vale migliaia di euro

Controlla le vecchie lettere: un francobollo con questa scritta vale migliaia di euro

Controlla le vecchie lettere: un francobollo con questa scritta vale migliaia di euro

La filatelia nasce assieme ai primi francobolli: la parola è un neologismo di origine greca e si compone di filo (amante) e atéleia, termine ormai più che desueto col quale si indicava il concetto di franchigia (così almeno spiega l’origine del nome la Treccani online).

In altre parole, si tratta dello studio e della raccolta dei francobolli, attività che per l’appunto nascono e si sviluppano assieme al loro oggetto e che afferiscono in senso alto al collezionismo.

Controlla le vecchie lettere: un francobollo con questa scritta vale migliaia di euro
Credit: Adobe

Controlla le vecchie lettere: un francobollo con questa scritta vale migliaia di euro

Se il tuo obiettivo è arricchirti coi francobolli, ti consigliamo di aguzzare la vista e cercare i “pezzi” che ti indichiamo qui appresso. Te lo diciamo subito, però: sono pezzi molto rari ed è ben difficile che qualche comune mortale se li ritrovi per casa. Ma come si dice, mai dire mai...

Se trovi questi francobolli, sei ricco: quali cercare

Il collezionismo di francobolli è stato per lungo tempo considerato un passatempo piuttosto barboso, ma oggi la rete ha dato a questa nicchia di appassionati uno spazio in più nel quale sbizzarrirsi e divertirsi, perché no.

Ma si diceva dei pezzi pregiati che ancora, molto in teoria, qualcuno potrebbe scoprire di avere per casa. Vediamoli.

Francobollo dello Stato pontificio del 1852

Francobollo Stato Pontificio 1852. Credit: Adobe

Si tratta della prima emissione dello Stato Pontificio. Non è rarissimo, ma acquista un valore consistente se per caso si è in possesso di un intero “foglio” da 11 pezzi. Singolarmente può quotare sui 100/150 euro, mentre l’intera serie può oltrepassare i 10 mila.

Francobolli del Regno delle due Sicilie

A pochi anni dalla proclamazione del Regno d’Italia, i Borboni realizzarono le loro ultime emissioni, nell’anno 1858, riconoscibili per il colore rosa. Un pezzo di questa serie, il più raro, chiamato Trinacria, può quotare fino a 1400 euro, sempre che sia integro e in ottimo stato.

Alcuni anni dopo il nuovo governo garibaldino decise di “riciclare” questi francobolli per l’affrancatura, modificando soltanto la lettera visibile in basso con una T al posto della G. Questo pezzo è ancora più raro, anche perché ebbe vita piuttosto breve. Un Trinacria così può valere fino a 15 mila euro.

Il Gronchi rosa

Credit: Wikipedia

Probabilmente è il francobollo italiano più famoso di tutti. Prende il nome da Giovanni Gronchi, all’epoca presidente della Repubblica italiana, che si recò in Sud America in visita di Stato nel 1961.

Il richiamo di questo francobollo sta nel fatto che riporta i vecchi confini del Perù durante la guerra del 1941/42 con l’Ecuador. Il valore di un Gronchi rosa può anche superare i 30 mila euro sui siti di aste come Etsy o Ebay.