Congedo parentale all’80% dello stipendio in più? Ecco le informazioni dall’INPS
Congedo parentale dal 30% all’80% dello stipendio in più: ecco le novità ed i chiarimenti nella Circolare INPS.
Congedo parentale all’80% dello stipendio in più? Ecco le informazioni dall’INPS
Come previsto dalla Legge di Bilancio 2023, il governo ha disposto l’incremento dal 30% all’80% della busta paga dell’indennità di congedo parentale per una mensilità da fruire entro il sesto anno di vita del figlio. Si tratta di un aiuto economico a sostegno della genitorialità previsto dal governo per i lavoratori dipendenti del settore privato e del settore pubblico che abbiano figli fiscalmente a carico. La Circolare pubblicata dall’INPS fornisce utili istruzioni contabili in merito all’incremento dell’indennità di congedo parentale dal 30% all’80% della retribuzione per la durata massima di un mese di congedo. Scopriamo quali sono i chiarimenti forniti dall’INPS con la pubblicazione della Circolare intitolata “Elevazione dell’indennità di congedo parentale dal 30% all’80% della retribuzione per la durata massima di un mese di congedo e fino al sesto anno di vita del bambino. Istruzioni operative e contabili. Variazione al piano dei conti”. Facciamo chiarezza in merito.
Indennità congedo parentale dal 30% all’80% della busta paga: a chi spetta?
La Manovra di Bilancio approvata dal governo ha innalzato l’indennità del congedo parentale dal 30% all’80% della retribuzione per la durata massima di un mese e fino al sesto anno di vita del bambino. L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha chiarito con la Circolare numero 4 del 16 gennaio 2023, che la misura di sostegno economico può essere beneficiata dai genitori lavoratori del settore privato e del settore pubblico che concludono il periodo di congedo di maternità o di paternità, successivamente al 31 dicembre 2022.
Congedo parentale dal 30% all’80%: quali sono i requisiti necessari?
Per accedere all’indennità di congedo parentale all’80% è necessario rispettare i seguenti requisiti:
- aver concluso il congedo di paternità o maternità obbligatorio a partire dal 1° gennaio 2023,
- essere un lavoratore o una lavoratrice dipendente.
Questa Circolare INPS sottolinea che per usufruire del mese in più indennizzato all’80% c’è tempo fino ai 6 anni di vita del figlio o della figlia. L’indennità non spetta ai lavoratori autonomi.
INPS specifica quanto segue:
“si dispone l’elevazione dell’indennità all’80% (invece del 30%) della retribuzione di un solo mese dei tre spettanti a ciascun genitore, non trasferibili all’altro, a condizione che la mensilità indennizzata all’80% della retribuzione sia fruita entro i 6 anni di vita (o entro 6 anni dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o di affidamento) del minore”.
Congedo parentale: cosa stabilisce la legge?
La normativa stabilisce il diritto a cinque mesi di maternità obbligatoria retribuiti all’80% dello stipendio più dei periodi facoltativi al 30%. Il periodo di astensione facoltativa dal lavoro di 10 mesi può essere fruito da entrambi i genitori entro i 12 anni di vita del bambino.