Carta Acquisti di Poste rinnovata per il 2022. Come ottenerla

Carta Acquisti di Poste rinnovata per il 2022. Come ottenerla

Carta Acquisti di Poste rinnovata per il 2022. Come ottenerla

La Carta Acquisti 2022 è una provvidenza che viene riconosciuta a determinate categorie di soggetti in difficoltà economica come sostegno per l’acquisto di beni di prima necessità. Si compone di due tranche di 40 euro l’una. Vediamo come funziona e chi può la può chiedere.

Carta Acquisti di Poste rinnovata per il 2022. Come ottenerla

Carta Acquisti di Poste rinnovata per il 2022. Come ottenerla

Anche per questo 2022 è prevista l’erogazione di buoni spesa con la Carta Acquisti, una carta prepagata che si può usare per comprare generi di prima necessità in supermercati, negozi alimentari, farmacie e para-farmacie aderenti, ma anche per pagare le bollette di luce e gas, nonché per godere di sconti nei punti vendita convenzionati.

Carta Acquisti 2022: come funziona

La Carta Acquisti 2022 è una carta gratuita che funziona come una normale carta di pagamento e viene riconosciuta a determinati soggetti in difficoltà economica. Una volta ottenuta, viene ricaricata ogni due mesi, in due tranche da 40 euro ciascuna, per un totale di 80 euro.

Come si diceva, si può usare per fare acquisti nei negozi di alimentari, nelle farmacie e nelle para-farmacie che aderiscono al circuito Mastercard, ma anche per il pagamento delle bollette di luce e gas.

Domanda alle Poste

Per ricevere la Carta Acquisti bisogna fare la domanda in forma cartacea presso un ufficio di Poste Italiane, allegando un documento di identità valido nonché il modello ISEE, pure quello in corso di validità.

Carta Acquisti 2022: i beneficiari

La Carta Acquisti 2022 può essere richiesta solo da chi è possesso, tra gli altri, di questi requisiti:

avere meno di 65 anni;

essere in possesso della cittadinanza italiana, ovvero della cittadinanza di uno Stato della UE; ovvero essere familiare di cittadino italiano, non avente la cittadinanza di uno Stato della Unione Europea, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente;

essere cittadino iscritto all’anagrafe di un Comune italiano;

ricevere trattamenti di pensione o assistenziali che, cumulati ai redditi propri, siano inferiori a 7.120,39 euro l’anno (9.493,86 se di età pari o superiore a 70 anni);

avere un ISEE inferiore a 7.120,39 euro;

non essere, da soli o con il coniuge/genitore, intestatari di più di un’utenza elettrica domestica e non domestica, di più due utenze del gas e di più di due auto;

non essere proprietari, con una quota superiore o uguale a un quarto, di più di un’abitazione.