Caro carburanti: il Governo è pronto a rintrodurre il taglio delle accise?
Aumento prezzo benzina vicino alla soglia dei 2 euro: è tutta colpa dell’azzeramento del taglio delle accise sui carburanti? O sono le mosse speculative? Scopriamolo.
Lo sconto sul prezzo della benzina e del diesel potrebbe essere reintrodotto dal Governo di Giorgia Meloni? Se la quotazione della benzina superasse i due euro, l’Esecutivo sarebbe pronto ad intervenire per calmierare il prezzo dei carburanti.
Ad annunciarlo è il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, che risponde alle critiche contro il Governo di Centro-Destra per aver azzerato il taglio delle accise sui carburanti, facendo incrementare il prezzo della benzina. Tra Capodanno e l’Epifania il prezzo della benzina ha subito un rincaro di 20 centesimi di euro, a seguito dell’azzeramento del taglio delle accise. Il prezzo dei carburanti è “volato” vicino alla soglia critica di due euro al litro. In alcune pompe di benzina ci sarebbero nuovi sospetti di avvenuta speculazione.
Caro carburanti: il Governo è pronto a rintrodurre il taglio delle accise?
Benzina: i soldi dell’azzeramento del taglio delle accise sono stati utilizzati per altro
Il Ministro dell’Ambiente Fratin ha sottolineato che l’azzeramento del taglio delle accise sui carburanti ha consentito al Governo di utilizzare le risorse risparmiate per affrontare l’emergenza energetica. Si tratta di un plafond di 21 milioni di euro. L’aumento del prezzo della benzina è stato ritenuto “sopportabile”, ma se le mosse speculative continuassero a fare correre i prezzi, il Governo sarebbe pronto ad intervenire immediatamente per calmierare la quotazione.
L’esponente di Forza Italia è convinto che i market movers possano mantenere il prezzo della benzina entro la soglia psicologica dei due euro. Attualmente il prezzo dell’oro nero continua a perdere valore sui mercati globali sulla scia dell’attesa della riduzione della domanda.
Prezzo benzina vicino alla soglia dei 2 euro: è colpa degli speculatori?
L’aumento del prezzo della benzina vicino alla soglia dei due euro è solo imputabile alle mosse speculative? A rispondere alla domanda è il forzista vicepresidente della Camera, Giorgio Mulé, secondo il quale ci troviamo di fronte a mosse speculative.
“[…] con queste condizioni di mercato del greggio, non serve spendere soldi dei cittadini per abbassare il prezzo dei carburanti ma è necessario sanzionare pesantemente gli speculatori, chi droga il mercato e fa cassa sulla pelle delle famiglie italiane»,
ribadisce Mulè.
Di parere contrario è la Figisc, uno dei principali sindacati dei benzinai, secondo il quale l’aumento del prezzo della benzina vicino ai 2 euro non sarebbe imputabile alle mosse speculative, ma al Governo Meloni, che ha deciso di rinunciare agli sconti varati da Draghi.