Bonus edilizi: i crediti d’imposta possono essere utilizzati in compensazione con le imposte sui giochi?
Via libera alla compensazione dei crediti d’imposta dei bonus edilizi con i debiti derivanti dalle imposte sulle scommesse sportive e sui giochi.
Bonus edilizi: i crediti d’imposta possono essere utilizzati in compensazione con le imposte sui giochi?
È quanto chiarito dall’Agenzia delle Entrate in due differenti risposte fornite sull’utilizzo dei crediti d’imposta relativi agli interventi edilizi. Le risposte fornite dal Fisco italiano sono contenute nell’interpello n. 394 e 395 del 25 luglio 2023. Gli istanti sono due soggetti differenti, ma la risposta fornita dall’Agenzia delle Entrate è univoca. Gli importi che derivano dai crediti d’imposta dei bonus edilizi possono essere utilizzati per compensare i debiti. I contribuenti possono utilizzare il modello F24 Accise per procedere alla corretta compilazione.
Crediti bonus edilizi, via alla compensazione con le imposte sulle scommesse e sui giochi
Agenzia delle Entrate ha chiarito che è ammessa la compensazione dei debiti relativi alle imposte su giochi e scommesse sportive con i crediti derivanti dai bonus edilizi. È quanto spiegato nelle risposte fornite all’interpello n. 394 e n. 395 pubblicato in data 25 luglio 2023.
L’AdE ha risposto a due soggetti differenti: un concessionario che opera nel comparto delle scommesse sportive e un concessionario degli apparecchi da gioco. Il Fisco prevede la possibilità di compensare i debiti con i crediti d’imposta dei bonus edilizi.
Crediti bonus edilizi, le istruzioni e i limiti per procedere alla compensazione
Gli importi di competenza dell’Amministrazione autonoma dei Monopoli di stato devono essere inserite nell’apposita sezione del modello F24 Accise. Tali somme possono essere utilizzate per la compensazione con i crediti risultati dalle altre sezioni del modello F24 Accise. Come previsto dalla manovra di Bilancio è ammessa la compensazione orizzontale, ovvero esterna, che consiste nella compensazione tra debiti e crediti di natura diversa e risultanti nei confronti di diverse tipologie di enti. La compensazione orizzontale è ammessa, tenendo conto della soglia di 2 milioni di euro.
Negli anni successivi è possibile beneficiare della quota di credito inutilizzata nel corso dell’esercizio fiscale. I rimborsi futuri sono esclusi. I crediti derivanti dai bonus edilizi, Superbonus compreso, possono essere portati in compensazione con le obbligazioni derivanti dall’imposta unica sulle scommesse e dall’imposta unica sui giochi, così come con gli importi a debito dovuti a titolo di prelievo erariale unico.