Bonus bolletta imprese 2022: come calcolare il credito d’imposta in base ai consumi

Bonus bolletta imprese 2022: come calcolare il credito d’imposta in base ai consumi

Bonus bolletta imprese 2022: come calcolare il credito d’imposta in base ai consumi

Prima il decreto Sostegni ter, poi i decreti Energia e Ucraina e infine i decreti Aiuti e Aiuti bis hanno introdotto vari bonus fiscali a beneficio delle imprese come sostegno per le spese di luce e gas.

Il bonus viene concesso sulla base dei consumi effettivi trimestrali. L’aggettivo “effettivi” è la chiave: vuol dire che non si potranno considerare quelli stimati, ma bisognerà tenere conto di quanto stampato sulle fatture di conguaglio.

Bonus bolletta imprese 2022: come calcolare il credito d’imposta in base ai consumi

Bonus bolletta imprese 2022: come calcolare il credito d’imposta in base ai consumi

Lo chiarisce l’Agenzia delle Entrate, che ha specificato le regole per il calcolo del credito d’imposta in questa circolare apposita dell’11 luglio scorso.

Come calcolare il credito d’imposta

Il decreto Aiuti bis ha confermato il bonus bollette per le imprese anche per il terzo trimestre 2022 e, in particolare, per il periodo da luglio a settembre.

Le facilitazioni riconosciute sono queste: credito d’imposta per le imprese che consumano molta energia elettrica pari al 25 per cento delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente impiegata nel terzo trimestre 2022;

credito d’imposta per imprese “gasivore” pari al 25 per cento della spesa affrontata per l’acquisto del gas consumato nel terzo trimestre 2022, per usi diversi da quelli termoelettrici;

credito d’imposta del 15 per cento per imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile uguale o maggiore a 16,5 kW differenti dalle energivore: il credito è riconosciuto sulla base della spesa affrontata per l’acquisto della componente energetica effettivamente utilizzata nel terzo trimestre 2022;

credito d’imposta per l’acquisto di gas naturale per imprese non gasivore, pari al 25 per cento della spesa sostenuta per l’acquisto del medesimo gas consumato nel terzo trimestre per usi non termoelettrici.

Si confida – col subentrare del nuovo governo il 25 settembre – in altre concrete azioni volte a calmierare ulteriormente i costi relativi al caro energia, cercando di lavorare in tempi celeri ad uno scenario che riporti tutto il più possibile a quello della normalità.