Bollette telefoniche: hanno vinto i consumatori secondo i giudici europei
Nel caso di bollette a 28 giorni l’Agcom ha diritto di intervenire, imponendo periodicità agli operatori del settore. Gli utenti dunque hanno vinto, scopriamo tutto nelle prossime righe.
Bollette telefoniche: hanno vinto i consumatori secondo i giudici europei
I giudici della Corte di giustizia europea hanno dato ragione all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. La controversia va avanti da diverso tempo e sono coinvolti l’Agcom da una parte e dall’altra quattro operatori di telefonia fissa e mobile (Fastweb, Tim, Vodafone Italia e Wind Tre).
Bollette a 28 giorni: cosa è successo?
Nel biennio 2016-17 i quattro operatori di telefonia fissa e mobile (Fastweb, Tim, Vodafone Italia e Wind Tre) hanno deciso di modificare la periodicità nella notifica delle bollette non più ogni mese, ma ogni 28 giorni. Con questa nuova cadenza le bollette notificate non erano più 13, ma dodici.
Gli utenti si sono trovati ad esborsare una maggiorazione delle tariffe pari a quasi 9 punti percentuali. A partire dal mese di aprile 2018 le bollette telefoniche sono tornate ad essere mensili e diversi operatori telefonici hanno revisionato in aumento le tariffe. L’Agcom è intervenuta emanando una decisione in merito alla periodicità minima della fatturazione per gli operatori di telefonia.
Cosa hanno deciso i giudici europei?
I giudici della Corte di giustizia europea hanno riconosciuto all’Agcom il diritto di imporre agli operatori telefonici una periodicità minima per rinnovare le offerte per la fatturazione. È necessario che sia garantito un livello nella tutela dei consumatori, nel rispetto della normativa comunitaria. L’Agcom è investita del potere di adottare decisioni che consentano agli utenti di comparare le offerte commerciali e la fatturazione dei servizi di telefonia.
Gli utenti hanno vinto: l’entusiasmo del Codacons
In merito alla decisione presa dai giudici europei il Codacons si è detto entusiasta dato che si registra ancora una volta la vittoria dei consumatori. Si tratta dunque di un
“importante segnale contro i comportamenti scorretti delle società telefoniche, ed in particolare contro l’illegale decisione di imporre una fatturazione a 28 giorni per i servizi telefonici, introducendo rincari ingiustificati a danno degli utenti”,
sottolinea il Codacons.
I giudici hanno condannato le compagnie telefoniche ad indennizzare gli utenti. I form di richiesta sono disponibili sui siti degli operatori. È possibile presentare il modulo per richiedere il rimborso delle bollette a 28 giorni per Vodafone, Tim e Wind.