Autovelox: ecco le strade più sorvegliate, queste generano milioni di euro
Autovelox: ecco la mappa delle strade più sorvegliate dai dispositivi di controllo della velocità. Queste tratte generano milioni di euro di entrate nelle casse degli enti.
Autovelox: ecco le strade più sorvegliate, queste generano milioni di euro
Con l’inizio della stagione degli esodi estivi è aumentato esponenzialmente il numero degli autovelox che controllano le strade. Recentemente il Corriere ha stilato una mappa delle strade più sorvegliate durante la stagione estiva: tra esse è presente una strada Statale che fa incassare 3 milioni di euro di sanzioni stradali. Milioni di vacanzieri sono pronti a riversarsi sulle strade ed autostrade italiane per raggiungere la località dove potranno trascorrere le proprie vacanze. Per molte amministrazioni locali il mese di agosto è uno dei migliori periodi dell’anno per “batter cassa”. Stiamo parlando dei dispositivi di rilevamento della velocità che sono incrementati sulle strade ed autostrade utilizzate da vetture, camion e moto.
Autovelox: occhio a questa mappa stradale
La strada statale 372 Telesina che inizia dal casello di Caianello della A1 Milano-Napoli e arriva a Benevento è una delle arterie più a rischio: gli automobilisti devono prestare massima attenzione agli autovelox installati. Secondo le rilevazioni delle app di navigazione, in questo tratto della lunghezza di circa 25 km sono presenti sette postazioni autovelox con limiti di velocità che hanno subito modifiche nel tempo. Ciò ha creato molta confusione ed una “valanga” di sanzioni. I quattro enti comunali interessati dagli autovelox installati sulla Telesina hanno raccolto le entrate per un ammontare pari a 2,8 milioni di euro grazie alle multe di importo elevato.
Anche il Salento, meta turistica ambita dai vacanzieri italiani, è ricco di autovelox installati sulle arterie stradali ed autostradali. Lo scorso anno i comuni salentini hanno incassato oltre 23 milioni di euro grazie alle multe elevate tramite dispositivi di controllo della velocità. Il comune di Cavallino ha visto passare gli introiti dei dispositivi di controllo della velocità da zero a oltre 2,5 milioni di euro.
Altro caso è quello del litorale meridionale del Lazio: qui c’è una strada, la statale 213 “Flacca”, che è disseminata di dispositivi di controllo della velocità. In appena tredici km si contano tre autovelox per senso di marcia, che hanno generato oltre 500.000 mila di entrate alle casse comunali.
Altro percorso a cui prestare massima attenzione è quello di Rovereto-Garda, che è lungo 56 km. Sono segnalati circa 15 autovelox, che assicureranno maggiori entrate agli enti locali.
