In Italia si parte con la possibilità di ricevere l’identità digitale anche per i minorenni con distinzione tra over 14 e under 14. Pare proprio che dopo aver dotato gran parte degli italiani di Spid ora è il momento dei minorenni, ma vi si potrà accedere solo tramite le linee guida dell’agenzia per l’Italia digitale. Scopriamo tutto nell’articolo
Arriva lo SPID anche per i minorenni. Ecco le distinzioni e la procedura
Agid infatti prevede modalità d’accesso differenti a seconda della fascia d’età dei ragazzi distinta in over 14 e under 14. Gli under 14 potranno usufruire di funzionalità ridotte e sotto stretto controllo dei genitori, per loro l’iniziativa è sperimentale fino al 30 giugno.
Naturalmente il Garante della privacy ha stabilito le proprie condizioni visto che parliamo di Minori dai 5 ai 14 anni, e pensato infatti di lasciare a questi l’utilizzo dei servizi spid solo per l’accesso per quanto riguarda progetti e siti scolastici, in questo caso naturalmente la responsabilità è sempre dei genitori che insieme ai propri figli dovranno accedere a ai siti autorizzati e fare richiesta ai provider per l’accesso, durante il rilascio dello spid, si dovranno comunque registrare i documenti sia del genitore sia del ragazzo.
Le linee guida operative per la fruizione dei “servizi SPID da parte dei minori”, sono illustrate nella determinazione n. 51 del 3 marzo 2022. I gestori dei provider dovranno attuare accuratamente le linee guida dal primo agosto 2022 e l’Adgi in un documento ha specificato in modo chiaro i passaggi da rispettare per rilasciare l’identità digitale minorenni, prim0 tra tutti è il controllo accurato di un documento dei genitori con tanto di verifica della veridicità delle informazioni rilasciate da questi ultimi.
Il genitore accedendo allo Spid per la prima volta dovrà rilasciare una dichiarazione di assunzione di responsabilità, e registrare personalmente i dati sensibili relativi al figlio ossia: nome, cognome, indirizzo email, codice fiscale e data di nascita. Non sarà richiesto come di solito il numero di cellulare dell’intestatario dell’identità digitale, ma in questo caso bisognerà inserire un cellulare del genitore.
Ogni comunicazione riguardante l’identità digitale dunque verrà fatta al genitore e nello stesso modo si procederà per l’identificazione a due fattori, magari tramite seconda email del genitore.
Il gestore solo dopo aver verificato le autorizzazioni rilasciate dai genitori potrà procedere all’identificazione del minore per il conseguente rilascio dello Spid. Per quanto riguarda i ragazzi con età superiore a 14 anni, potranno accedere a tutti i servizi della pubblica amministrazione un po’ come accade per gli adulti.
In entrambi i casi però i genitori avranno la possibilità di accedere e controllare tutte le operazioni svolte dai propri figli. Su questa iniziativa il garante della privacy ha espresso il suo scetticismo per questo per gli under 14 si parla di un periodo sperimentale fino al 30 giugno.
Ma andiamo a vedere in tutti i casi cosa recita il regolamento per la protezione dei dati dei minori: “I minori meritano una specifica protezione relativamente ai loro dati personali, in quanto possono essere meno consapevoli dei rischi, delle conseguenze e delle misure di salvaguardia interessate nonché dei loro diritti in relazione al trattamento dei dati personali”.
Tale specifica protezione dovrebbe, in particolare, riguardare l’utilizzo dei dati personali dei minori a fini di marketing o di creazione di profili di personalità o di utente e la raccolta di dati personali relativi ai minori all’atto dell’utilizzo di servizi forniti direttamente a un minore.
Il consenso del titolare della responsabilità genitoriale non dovrebbe essere necessario nel quadro dei servizi di prevenzione o di consulenza forniti direttamente a un minore”. Naturalmente ci auguriamo che il progetto vada a buon fine e se ne faccia un corretto uso.