Ecco come si mostra il cervello quando si creano ricordi pieni di emozioni
Immagina la scena: stai facendo colazione, sei seduto al tavolo con la tua tazza di latte e cereali quando un simpatico ragnetto cade dal soffitto e piomba nella tua scodella di latte. Oggi, ancora dopo anni da quel fatto, non riesci ad avvicinarti ad una ciotola di cereali senza essere sopraffatto dal disgusto. Ma perchè accade ciò? Scopriamolo insieme e capiamo come nascono i ricordi.
Ecco come si mostra il cervello quando si creano ricordi pieni di emozioni
Dove sono memorizzati i ricordi
I ricordi non sono memorizzati in una sola parte del cervello. In base al tipo di ricordi questi vengono memorizzati in diverse regioni del cervello interconnesse tra loro. Per i ricordi espliciti – che riguardano eventi che ti sono accaduti (episodici), così come fatti e informazioni generali (semantici) – ci sono tre aree importanti del cervello: l’ippocampo, la neocorteccia e l’amigdala. I ricordi impliciti, come i ricordi motori, si basano sui gangli della base e sul cervelletto. La memoria di lavoro a breve termine si basa maggiormente sulla corteccia prefrontale.
Quali cambiamenti si verificano nel cervello
Quando viene creato un ricordo qualcosa nel cervello cambia. Quello che fino a ieri gli scienziati non sapevano era cosa accadesse. Un team di ricercatori della University of Southern California ha, per la prima volta, risposto a questa domanda in questo studio, inducendo un ricordo in un pesce zebra larvale e poi mappando i cambiamenti nelle loro teste trasparenti con cellule cerebrali illuminate come Times Square a Capodanno.
Dopo sei anni di ricerca, hanno fatto la scoperta rivoluzionaria che l’apprendimento fa sì che le sinapsi, le connessioni tra i neuroni, proliferino in alcune aree e scompaiano in altre piuttosto che semplicemente cambiare la loro forza, come comunemente si pensa. Questi cambiamenti nelle sinapsi possono aiutare a spiegare come si formano i ricordi e perché alcuni tipi di ricordi sono più forti di altri.
I risultati suggeriscono che i cambiamenti nel numero di sinapsi codificano i ricordi nell’esperimento e possono aiutare a spiegare perché i ricordi associativi negativi sono così robusti.