Secondo il NIVEL la polmonite cinese “potrebbe arrivare in Europa”
Una misteriosa forma di polmonite che sta travolgendo gli ospedali cinesi potrebbe diffondersi in tutta Europa, stando a quel che suggeriscono i dati. L’allarme parte dai Paesi Bassi, che segnalano un forte aumento di casi di un virus respiratorio simile nei bambini. Scopriamo tutto nelle prossime righe.
Secondo il NIVEL la polmonite cinese “potrebbe arrivare in Europa”
Nella settimana terminata il 19 novembre nel Paese si sono verificati 103 casi di polmonite ogni 100.000 giovani di età compresa tra i 5 e i 14 anni.
Questo dato è in aumento del 24% rispetto agli 83 registrati nei sette giorni precedenti, come mostrano i dati dell’Istituto olandese per la ricerca sui servizi sanitari (NIVEL). Il dato è sensibilmente al di sopra della media settimanale durante il picco della stagione influenzale dello scorso anno, che ha visto ammalarsi 58 bambini. Nello stesso periodo anche i casi tra i bambini di età inferiore a quattro anni sono aumentati da 124 a 145 su 100.000.
Le ultime notizie dal NIVEL
Un portavoce della NIVEL ha riprtato: “C’è un numero impressionante di bambini e giovani affetti da polmonite”. L’ aumento rispecchia gli eventi che si stanno verificando in Cina, dove un virus non specificato sta infettando centinaia di bambini.
Gli ospedali di Pechino sono pieni di giovani distesi sul pavimento mentre sono attaccati alle flebo dopo aver mostrato sintomi come infiammazione ai polmoni e febbre alta, ma senza tosse. Una situazione simile si sta sviluppando a quasi 500 miglia di distanza, nel Liaoning.
Viene riportato sulle testate nazionali cinesi e asiatiche che i medici stiano ricevendo migliaia di telefonate al giorno e le scuole siano state evacuate per frenare la diffusione.
Questo, e l’aumento di casi nei Paesi Bassi negli ultimi giorni, sta suscitando timori che altri paesi – incluso il Regno Unito – potrebbero essere colpiti durante il periodo natalizio.
L’Agenzia britannica per la sicurezza sanitaria (UKHSA) ha affermato che sta “monitorando da vicino” la situazione.
La professoressa esecutiva principale, Dame Jenny Harries, ha dichiarato:
“Dobbiamo mantenere una mente aperta sulla causa di qualsiasi aumento delle segnalazioni di cluster di malattie, inclusa questa malattia nei bambini cinesi. L’UKHSA sta monitorando da vicino la situazione e continuerà a lavorare con i partner internazionali per valutare le informazioni emergenti non appena saranno disponibili.”
Edward Liu, specialista in malattie infettive presso l’Hackensack Meridian Jersey Shore University Medical Center, ha dichiarato a Fox News Digital che il virus respiratorio sinciziale (RSV) e l’influenza potrebbero essere la causa dell'”improvviso aumento”.
Anche il Covid e il micoplasma pneumoniae potrebbero avere un ruolo, resta inteso.
Il dottor Liu ha dichiarato: “Penso che le persone siano preoccupate per la comparsa di nuove infezioni respiratorie, anche in altri paesi, poiché abbiamo scoperto quanto velocemente un virus respiratorio può diffondersi a livello internazionale.
“Nessuno vuole un’altra pandemia.”
Ma le nuove infezioni non vengono rilevate facilmente negli ospedali tradizionali, quindi “è logico che l’OMS assista la Cina e i Paesi Bassi nel determinare la causa di queste infezioni respiratorie”, ha continuato il medico.
I Paesi Bassi hanno segnalato casi di influenza, Covid e RSV più elevati del normale, che possono tutti causare polmonite.
Il professor Ian Jones, virologo dell’Università di Reading, ha dichiarato al MailOnline : “Potrebbe trattarsi di un’epidemia stagionale locale che coincide semplicemente con i casi in Cina.
“La polmonite può avere molte cause, quindi dubito che possa essere analizzata correttamente finché non verranno definite le infezioni sottostanti.”
Tom Peacock, dell’Imperial College di Londra riporta alla stampa: “Sospetto che potrebbe finire per essere qualcosa di più banale o una combinazione di cose – diciamo Covid, influenza, RSV”.
I funzionari hanno segnalato per la prima volta un aumento di “malattie simil-influenzali” in Cina a metà ottobre, attribuito alla revoca delle rigide restrizioni di blocco che hanno contribuito a soffocare i virus. Anche gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno registrato picchi di infezioni come RSV e influenza dopo la revoca delle norme sulla pandemia lo scorso anno.
L’OMS sta già monitorando la situazione dalla scorsa settimana
La scorsa settimana l’OMS ha presentato una richiesta ufficiale di informazioni “dettagliate” poiché i casi continuavano ad aumentare.
ProMed – un sistema che monitora le epidemie globali ed è stato uno dei primi gruppi a identificare i pericoli del coronavirus – ha emesso un avviso il 22 novembre. Da allora le mascherine e il distanziamento sociale sono stati ripristinati in un “mi ritorni in mente” agghiacciante del 2020.
Come riporta il Sun, Francois Balloux dell’University College di Londra ha dichiarato: “Poiché la Cina ha vissuto un blocco molto più lungo e più duro rispetto a qualsiasi altro paese sulla Terra, si prevedeva che quelle ondate di “uscita dal blocco” potessero essere sostanziali”.
Muoiono di polmonite più persone nel Regno Unito che in qualsiasi altra parte d’Europa. La maggior parte sono anziani, ma la malattia polmonare può essere grave anche nei bambini.
Secondo l’organizzazione benefica Asthma + Lung, circa 700 bambini ogni anno nel Regno Unito si ammalano e potrebbero avere prima il raffreddore o l’influenza.
Il dottor Simon Theobalds, medico di base presso Pall Mall Medical, ha dichiarato:
“La polmonite è una condizione infiammatoria polmonare che colpisce le sacche d’aria ed è spesso innescata da infezioni batteriche, virali o microbiche. È fondamentale essere vigili per i segni specifici che lo distinguono da altri virus infantili. Anche se i sintomi possono sovrapporsi, prestare attenzione alla febbre alta persistente, alla respirazione rapida e alle retrazioni del torace. Tieni d’occhio sintomi come tosse, dolore al petto e difficoltà di respirazione.”
La durata e l’intensità dei sintomi possono aiutare a differenziare la polmonite da altri virus comuni come la bronchite .
Il dottor Theobalds inoltre suggerisce: “Se i sintomi persistono e si intensificano, consultare urgentemente un medico. Gli operatori sanitari possono eseguire i test necessari come esami del sangue e radiografie per determinare un ciclo di trattamento appropriato.”