Monete da 1 centesimo: una così viene pagata migliaia di euro
Hanno detto tutti addio alle monete da 1 centesimo, ma questo esemplare arriva a valere sino a 3.00 euro. Un valore strabiliante vero? Vediamo quali sono le sue caratteristiche e perchè arriva ad un valore così alto.
Monete da 1 centesimo: una così viene pagata migliaia di euro
Le monete da 1 centesimo non le vuole più nessuno, anche se hanno fatto la loro storia scrivendola dopo la Lira è stata sostituita. In circolazione ci sono ancora 5.000 monete da 1 centesimo che non sono le classiche conosciute, bensì con errore di conio che le ha rese da collezione.
In realtà, gli errori sono due:
- Il primo è il disegno principale con la stampa della Mole Antonelliana di Torino
- Il secondo è la sua grandezza che la rende similare ai 2 centesimi
Un doppio errore che ha comportato l’aumento del suo valore, con i collezionisti che fanno a gara per trovarne una e comprarla. In passato, qualcuno è riuscito a venderla a 6mila euro ed oggi sono quasi introvabili.
Inutile negarlo, in casa e tra le tasche ci sono tantissimi centesimi nascosti che in tanti si rifiutano di prendere come resto. I 5 mila esemplari che sono ancora in circolazione sono sicuramente passati di mano in mano, senza neanche accorgersi del loro valore dato l’errore.
Sulla moneta da 1 centesimo la Zecca ha sbagliato le dimensioni rendendole identiche ai 2 centesimi. Inoltre, appare la Mole Antonelliana al posto del Castel del Monte. Questo errore da parte della Zecca di Stato ha reso il valore di queste monete altissimo, tanto che alcuni sarebbero disposti a pagarle sino a 6.000 euro, a riprova di ciò, qualche anno fa un’asta di Bolaffi raggiunse proprio questa somma.
Esistono anche altri rari casi di monete da 1 e 2 centesimi con errori di conio particolari, ed in fior di conio potrebbero far guadagnare dai 2.500 euro ai 3.000 euro (300mila volte il valore reale). Insomma, il consiglio quando possibile è di controllare le monetine da 1 centesimo sparse in borse e portafogli e… Non si sa mai che la dea bendata ci sorrida.
