Investire in BOT: asta del 10 maggio, ecco caratteristiche e benefici
Come annunciato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Giorgetti l’anno 2023 si preannuncia essere un anno ricco di emissioni delle obbligazioni: il Governo guidato da Giorgia Meloni mira a richiamare la responsabilità statale per contenere il declino dell’economia italiana. L’Esecutivo punta a nuove emissioni di BOT e BTP per l’anno 2023.
Il Ministero del Tesoro ha comunicato che nel corso della giornata 10 maggio 2023 sarà effettuata l’asta di un BOT. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha annunciato l’emissione di 7 miliardi di euro di BOT 12 mesi con scadenza 14/05/2024. I titoli vanno in asta mercoledì 10 maggio e la data di regolamento è venerdì 12 maggio 2023. Scopriamo quali sono le caratteristiche, i vantaggi e i rendimenti dell’asta BOT 10 maggio 2023.
Investire in BOT: asta del 10 maggio, ecco caratteristiche e benefici
La finalità del Governo di Giorgia Meloni è quello di proteggere il sistema economico nazionale, di impegnarsi a ridurre il deficit statale e di sostenere i risparmiatori e gli investitori verso gli obiettivi di sana crescita economica nazionale. L’obiettivo è quello di raggiungere l’equilibrio di bilancio nel medio-lungo periodo. Con l’emissione delle obbligazioni statali il Governo Meloni punta a finanziare la spesa pubblica, evitando di aumentare le tasse.
Asta BOT 10 maggio 2023: caratteristiche e rendimento
Il Ministero del Tesoro ha comunicato che mercoledì 10 maggio 2023 sarà effettuata l’asta di un BOT con le seguenti caratteristiche:
- Importo offerto: 7 miliardi di euro
- Durata (in giorni): 368
- Codice ISIN: da attribuire
- Data di regolamento: 12 maggio 2023.
Pur essendo titoli statali a breve termine, offrono rendimenti in linea con le scadenze di medio-lungo termine. Ciò è conseguenza della stretta monetaria della Banca Centrale Europea (BCE). L’incremento dei tassi d’interesse si riflette sul mercato monetario.
Pertanto, i BOT sono tipicamente titoli statali da inserire in portafoglio nell’attesa di un investimento vero e proprio. Il rendimento è basato sullo scarto di emissione, ovvero sulla differenza tra prezzo di rimborso e di sottoscrizione. Il prezzo di acquisto è inferiore al valore nominale dei titoli obbligazionari. Tra i vantaggi riconosciuti c’è il rischio di emissione prossimo allo 0 e il rischio di insolvenza è tendenzialmente nullo. Inoltre, i titoli obbligazionari sono garantiti dallo Stato.