Bonus edilizi: spunta la possibilità di ripartire i crediti in 10 anni

Bonus edilizi: spunta la possibilità di ripartire i crediti in 10 anni

Bonus edilizi: l’Agenzia delle Entrate ha comunicato la possibilità di procedere alla ripartizione dei crediti fiscali in un arco temporale pari a 10 anni.

Bonus edilizi: spunta la possibilità di ripartire i crediti in 10 anni

Bonus edilizi: l’Agenzia delle Entrate ha comunicato la possibilità di procedere alla ripartizione dei crediti fiscali in un arco temporale pari a 10 anni. Facciamo un esempio pratico.

L’Agenzia delle Entrate ha comunicato la possibilità per i contribuenti italiani di optare per la rateizzazione lunga accedendo all’area riservata del sito istituzionale. La novità prevista e comunicata dall’Amministrazione fiscale riguarda il fatto che i contribuenti titolari dei crediti da Superbonus, Bonus Barriere Architettoniche e Sismabonus possono ripartire in dieci anni i crediti non ancora utilizzati.

Per richiedere la ripartizione dei crediti in dieci anni è necessario ricorrere all’utilizzo di una nuova funzione disponibile dal 2 maggio nell’area riservata del sito dell’AdE. È quanto comunicato dal sito istituzionale dell’Amministrazione tributaria. Facciamo un esempio pratico per capire come funziona la ripartizione dei crediti fiscali in dieci anni.

Bonus edilizi: spunta la possibilità di ripartire i crediti in 10 anni

Bonus edilizi: spunta la possibilità di ripartire i crediti in 10 anni

L’Agenzia delle Entrate ha comunicato la possibilità per i contribuenti di ripartire i crediti relativi ai Bonus Edilizi. La ripartizione può essere effettuata per la quota residua delle rate dei crediti che derivano dalle comunicazioni delle opzioni per lo sconto in fattura e per la prima cessione inviate all’Amministrazione tributaria fino al 31 ottobre 2022. Pertanto, la quota residua di ciascuna rata annuale dei bonus edilizi non utilizzata in compensazione può essere ripartita in 10 rate.

La scelta per suddividere il credito fiscale in dieci anni deve essere comunicata all’Agenzia delle Entrate in base alle regole operative ed attuative.

Bonus edilizi: facciamo un esempio pratico

Come riportato da Sky Tg 24, se un’impresa dispone della rata 2023 relativa a un credito fiscale da sconto in fattura dell’importo di mille euro. L’azienda ha la possibilità di fare una stima della quota della rata dell’anno che riuscirà a utilizzare in compensazione entro il 31 dicembre. Inoltre, l’impresa deve comunicare all’AdE la rimanente quota della rata che non prevede utilizzare.

Ammettiamo che questo importo sia pari a 600 euro, di conseguenza, sarà ripartito in 10 rate annuali di importo pari a 60 euro. Questo importo residuo sarà utilizzabile in compensazione dal primo gennaio al 31 dicembre dall’anno 2024 al 2033. Nel caso in cui l’impresa abbia crediti residui non compensabili, potrà comunicare all’Amministrazione tributaria di volerli ripartire nei 10 anni successivi.