Cartella esattoriale: è possibile annullarla? Quali sono le vie per il ricorso
Un vero sogno nel cassetto quello di fare ricorso e vincere contro il Fisco. Tutti i contribuenti fiscali vorrebbero vedersi annullata la cartella esattoriale.
Tutte le informazioni e le istruzioni sono reperibili sul sito istituzionale dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione. C’è un elemento fondamentale da verificare attentamente, che potrebbe essere davvero determinante e fare la differenza. Stiamo parlando della posta elettronica certificata (PEC) da cui la cartella esattoriale viene spedita. È successo lo scorso agosto quando centinaia di cartelle esattoriali sono state inviate da indirizzi pec che non erano presenti nei registri pubblici.
Cartella esattoriale: è possibile annullarla? Quali sono le vie per il ricorso
Annullare la cartella esattoriale: quando è possibile?
Un Giudice aveva annullato ad un imprenditore umbro ben 71 cartelle esattoriali per un valore di 1,4 milioni di euro perché notificate da una pec non presente nei registri pubblici. Da non si tratta di un caso isolato in quanto sono arrivati centinaia di ricorsi contro le cartelle esattoriali inviate da queste pec.
Pertanto, non si è trattato di un caso isolato, ma di un vero e proprio errore compiuto dal Fisco. Come previsto dalla normativa, le cartelle esattoriali possono essere notificate
“[…] esclusivamente utilizzando un indirizzo di posta elettronica certificata del notificante risultante dai pubblici elenchi”.
Nel caso in cui l’avviso arrivi da una pec non contenuta nei pubblici registri è come se fosse inesistente. Il Fisco ha deciso, di conseguenza, di correggere e di inserire nei pubblici registri tutte le caselle pec che vengono utilizzate per notificare le cartelle esattoriali ai contribuenti.
Come annullare una cartella esattoriale?
L’Agenzia delle Entrate ha il compito di inviare la cartella esattoriale e di riscuotere il debito tributario. La richiesta di pagamento giunge da altri Enti Pubblici creditori, tra cui Comuni, INPS, etc. etc. Per poter annullare una cartella esattoriale è necessario chiedere all’ente pubblico creditore.
Nel caso in cui l’ente annulli in tutto o in parte l’obbligazione tributaria, invierà all’Agenzia delle Entrate lo “sgravio”, ovvero l’ordine di annullare il debito. Il Fisco procederà alla cancellazione del debito della cartella esattoriale.
Diverso è il caso in cui il Fisco non riceva dall’ente lo sgravio. In questo caso si deve procedere con la riscossione del debito. È l’Agenzia delle Entrate a consigliare di agire in maniera tempestiva: non c’è alcun termine previsto per presentare la domanda.