730: le criptovalute vanno inserite in dichiarazione dei redditi?

730: le criptovalute vanno inserite in dichiarazione dei redditi?

730: le criptovalute vanno inserite in dichiarazione dei redditi?

Con l’arrivo del mese di maggio si è aperta ufficialmente la campagna dichiarativa del 2022. Una delle domande che in tanti si stanno facendo riguarda le criptovalute ovvero se queste vanno denunciate o meno.

Cerchiamo di fare chiarezza analizzando il parere dell’esperto Carlo Alberto Micheli avvocato e commercialista, che si Il Giorno ha chiarito questa spinosa domanda.

730: le criptovalute vanno inserite in dichiarazione dei redditi?

730: le criptovalute vanno inserite in dichiarazione dei redditi?

Che cos’è la dichiarazione di redditi

La dichiarazione dei redditi, modello 730 e 740, è la dichiarazione con la quale si dichiarano i redditi posseduti e guadagnati nell’anno 2021 oltre determinate spese sostenute.

Una delle domande classiche è: dichiarare o non dichiarare il possesso di criptovalute?

Cosa dice la legge in materia di Criptovalute

Come specificato nell’articolo 4 del decreto legislativo 167/ 90 le monete virtuali vanno dichiarate in quanto attività di natura estera. Per poterle dichiarare è necessario compilare il quadro RW della dichiarazione.

E’ fondamentale ricordarsi che vanno dichiarate tutte le monete virtuali in quanto  dichiarare solo in parte vuol dire commettere un illecito. 

Quali sono le sanzioni

Come riporta l’avvocato Carlo Alberto Micheli “chi non dichiara le proprie monete virtuali incorre in pene di tipo amministrativo o penale, a seconda della gravità dell’illecito. A causa del mancato monitoraggio fiscale, si rischia di pagare una sanzione che va dal 3 al 15% dell’importo non dichiarato del valore finale. Oppure, dal 6 al 30%, se siamo in situazioni di blacklist oppure paradisi fiscali. Mentre, se la moneta virtuale non dichiarata genera un reddito annuo superiore a 50mila euro, si rischia la reclusione, perché ho evaso più di 50mila euro all’anno”.

Come operare correttamente

Per essere certi di non incorrere in sanzioni è fondamentale rivolgersi ad un professionista esperto e stampare periodicamente la reportistica delle operazioni o annotare in un foglio Excel tutte le operazioni e conservarle nel tempo. I controlli  delle autorità fiscali infatti vanno indietro di molti anni

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