Successione tra padre e figlio: quali sono i costi da sostenere?

Successione tra padre e figlio: quali sono i costi da sostenere?

Successione: una volta verificato il decesso del papà, i figli (ovvero gli eredi) si chiedono quali sono le spese ed i costi da affrontare.

Successione tra padre e figlio: quali sono i costi da sostenere?

Successione: una volta verificato il decesso del papà, i figli (ovvero gli eredi) si chiedono quali sono le spese ed i costi da affrontare. Conti correnti, depositi postali, rapporto titoli collegato, la casa di abitazione, la casa vacanza: quanto costa la successione tra papà e figlio (figli)? Quali sono le spese da affrontare?

Bisogna subito sottolineare il fatto che la pratica di successione ereditaria comporta il sostenimento di un costo. Occorre rivolgersi ad uno studio notarile o ad un professionista incaricato di presentare la dichiarazione di successione ereditaria. Pertanto, il figlio o i figli deve/devono pagare l’onorario del Notaio o di ogni altro Professionista.

Successione tra padre e figlio: quali sono i costi da sostenere?

Successione tra padre e figlio: quali sono i costi da sostenere?

Dichiarazione di successione: a chi va presentata?

Entro 12 mesi dall’apertura della successione, la dichiarazione deve essere presentata all’Agenzia delle Entrate. La pratica è svolta telematicamente: è bene rivolgersi ad un Professionista (Avvocato, Notaio, Ingegnere, Architetto, Patronato, etc.).

Dichiarazione di successione: quali sono le spese da affrontare?

Tra le spese da affrontare è necessario considerare, l’onorario del professionista, le imposte ipotecarie, catastali e di bollo se tra i beni oggetto di successione figurano immobili che devono essere volturati in Catasto e nei pubblici registri immobiliari in favore dei nuovi eredi che divengono proprietari.

Nel caso in cui il Notaio sia chiamato a redigere l’atto di accettazione dell’eredità, gli eredi dovranno tenere conto anche del compenso di questa attività. Le imposte catastali e quelle ipotecarie prevedono il sostenimento di un’aliquota pari all’1% ed al 2% sul valore dei beni immobili ereditati. Nel caso di abitazione principale l’importo è pari a 200 euro per ogni imposta.

Dichiarazione di successione: da chi deve essere presentata?

La dichiarazione di successione deve essere presentata dagli eredi e dai legatari se si verificano congiuntamente queste tre condizioni:

  • l’eredità non comprende beni immobili o diritti reali su tali beni,
  • il valore dei beni compresi nell’attivo ereditario non supera i cento mila euro,
  • gli eredi sono il coniuge e/o i parenti in linea retta del de cuius.

Imposta di successione: quando si è esentati?

A seconda del grado di parentela e del valore dei beni ricevuti in eredità, è possibile beneficiare di determinate esenzioni dal pagamento dell’imposta di successione.

Ai trasferimenti in favore di fratelli e sorelle si applica l’imposta di successione pari al 6% nel caso in cui il valore superi i cento mila euro. Ai trasferimenti in favore del coniuge e dei parenti in linea retta si applica l’aliquota pari al 4% nel caso in cui il valore ecceda un milione di euro. L’aliquota dell’8% è applicata a tutti gli altri soggetti sul valore complessivo netto dei beni ereditari trasferiti a ciascuno.