Separazione consensuale: ecco cosa cambierà a partire dal 28 febbraio 2023
La Riforma Cartabia ha apportato una revisione alle regole codicistiche contenute nel Codice di procedura civile, venendo a “ritoccare” alcuni aspetti procedurali della separazione consensuale. Fino al 27 febbraio 2023 l’istituto giuridico della separazione consensuale sarà disciplinato dall’articolo 706 e seguenti c.p.c., mentre dal 28 febbraio 2023 la separazione consensuale sarà disciplinata dall’art. 473 bis.
La finalità della Riforma Cartabia in materia di famiglia è l’accelerazione dei tempi della giustizia civile, anche in materia di separazione e divorzio. Si tratta di una vera e propria rivoluzione senza precedenti, che introdurrà un unico rito per ogni procedimento in materia di famiglia. L’obiettivo è arrivare a ridurre del 40% i tempi della giustizia civile.
Separazione consensuale: ecco cosa cambierà a partire dal 28 febbraio 2023
Separazione consensuale: cosa cambia con la Riforma Cartabia?
Fino a questo momento la domanda di separazione personale dei coniugi viene proposta al Tribunale del luogo dell’ultima residenza comune dei coniugi. A partire dal 28 marzo 2023 si proporrà con ricorso al Tribunale del luogo di residenza o di domicilio dell’una o dell’altra parte.
Con la normativa che entrerà in vigore, si potrà proporre in contemporanea l’istanza di separazione giudiziale e di divorzio contenzioso, oppure, potranno essere riunite in un unico procedimento. Con l’eliminazione dell’Udienza Presidenziale, la causa non dovrà più avere due fasi: la comparizione davanti al Presidente e davanti al Giudice Istruttore. Nel ricorso dovranno essere contenuti documenti e mezzi di prova, oltre alla chiara e sintetica esposizione dei fatti.
Sentenza di separazione: l’efficacia per la richiesta di divorzio
Una volta ottenuta la sentenza di separazione, il divorzio potrà essere richiesto dopo 6 mesi, che decorrono dalla comparsa dei coniugi dinanzi al giudice o dalla data certificata nell’accordo di separazione raggiunto.
Separazione consensuale: il prevalere dell’interesse dei minori
La Riforma Cartabia mira a rafforzare la centralità dell’interesse dei figli minori e prevede la presentazione, davanti al Giudice, di un piano genitoriale, che contenga gli impegni e le attività quotidiane dei minorenni, relative alla scuola, all’iter educativo ed alle eventuali attività extrascolastiche.
Istituzione di un Tribunale della Famiglia
Con la Riforma Cartabia viene istituito il Tribunale per le persone, per i minorenni e per le famiglie. I Tribunali per i minorenni non verranno soppressi, ma trasformati al fine ultimo di valorizzare le loro specializzazioni.