Salvare il Superbonus con Poste: quali sono le regole da seguire
Parlando di Superbonus, non tutti sanno che le Poste possono aiutarti a ristrutturare casa. Scopriamo come.
Il bonus in esame è un’agevolazione di carattere fiscale che lo Stato accorda a quanti eseguono lavori su immobili a uso abitazione allo scopo di migliorare l’efficienza energetica o diminuire il rischio sismico. In sostanza, se si ha un credito di imposta col Fisco, questo può essere ceduto alle Poste, che così ci anticipano i fondi necessari ai lavori di ristrutturazione.
Salvare il Superbonus con Poste: quali sono le regole da seguire
Per farlo si può adottare al procedura della cessione del credito con Poste Italiane: sul sito delle Poste trovate istruzioni su come fare.
Più nel dettaglio, è possibile fruire di un apposito simulatore che permette il calcolo del prezzo di acquisto relativo ai crediti di imposta. Il servizio è aperto sia ai privati che alle imprese e ai liberi professionisti. Requisito indispensabile è che titolari del credito abbiano assunto direttamente i relativi oneri di ristrutturazione.
Oltre al Superbonus è possibile cedere anche ulteriori bonus edilizi. Nello specifico, tra questi ci sono i crediti fiscali che derivano dal bonus ristrutturazione, dall’ecobonus ordinario, dal sisma-bonus ordinario (per la messa a norma antisismica).
Per accedere a questo sevizio bisogna attuare solo pochi e semplici passaggi. Si può accedere al sito delle Poste inserendo le proprie credenziali, ma ci si può anche recare fisicamente in un ufficio postale per sbrigare la pratica.
È chiaro che bisogna presentare un po’ di documenti. Tra questi ci sono la copia della ricevuta da parte dell’Agenzia delle Entrate circa la comunicazione di cessione del credito d’imposta e la copia dei bonifici di pagamento relativi alle spese sostenute.
Ma occorre anche dimostrare che si hanno le capacità patrimoniali e di reddito per affrontare il costo dei lavori. A tal fine basta presentare l’ultima dichiarazione dei redditi. Bisogna anche presentare copia del documento che attesta il diritto a svolgere i lavori sull’immobile in quanto chi fa la domanda ne è proprietario o affittuario.