Controlli Superbonus, la cessione del credito nel mirino delle Fiamme Gialle
Agenzia delle Entrate e Fiamme Gialle sono impegnati ad eseguire i controlli relativi alla cessione del credito del Superbonus e dei bonus edilizi.
Controlli Superbonus, la cessione del credito nel mirino delle Fiamme Gialle
Tra le finalità c’è la verifica del 70% del valore complessivo delle comunicazioni inoltrate all’Amministrazione tributaria. Si tratta di un intervento che riguarderebbe circa 14,5 milioni di euro. La percentuale deve essere aumentata all’80% per il prossimo biennio 2024-25. Grazie alla collaborazione con le Fiamme Gialle saranno intraprese immediatamente le azioni volte a sospendere la delega di pagamento fino a 30 giorni.
Controlli Superbonus, la cessione del credito nel mirino dell’AdE e della GdF
Sono numerosi ed ambiziosi gli obiettivi della convenzione stipulata tra il Tesoro e l’Agenzia delle Entrate per il triennio 2023-2025. C’è l’intensificazione delle verifiche sul Superbonus e sui bonus edilizi: nel mirino dei controlli ci sono le comunicazioni inviate all’Agenzia delle Entrate in merito allo sconto in fattura ed alla cessione del credito.
La finalità è quella di potenziare i controlli fiscali e di intervenire preventivamente sulla sospensione delle deleghe di pagamento con il Modello F24 per le compensazioni. Si punta ad intervenire sul valore delle somme oggetto di comunicazione inviata all’AdE ed all’implementazione degli indicatori di rischiosità in base ai quali si procede alla sospensione. La finalità dell’anno in corso è ambiziosa dato che l’ammontare dei crediti oggetto di comunicazione è pari a 14,5 miliardi di euro (dato aggiornato al mese di agosto).
Quali controlli sono previsti?
Il potenziamento dei controlli preventivi ha lo scopo di bloccare i tentativi di frode, che hanno interessato il superbonus ed il bonus facciate. Per evitare l’appropriazione indebita di risorse pubbliche è importante l’intervento congiunto della Guardia di Finanza e dell’Agenzia dell’Entrate. Il rafforzamento dei controlli punta a prevenire ulteriori frodi, come introdotto dal decreto antifrodi del novembre 2021. Il controllo preventivo avviene tenendo conto dei seguenti criteri:
- analoghe cessioni effettuate in precedenza,
- coerenza e regolarità dei dati indicati nelle comunicazioni con i dati presenti nell’Anagrafe tributaria,
- dati relativi ai crediti oggetto di cessione.
Quali sono le procedure di controllo?
Le procedure di controllo sono le seguenti:
- controllo alla comunicazione inviata all’Agenzia delle Entrate,
- entro 5 giorni dalla trasmissione vengono svolti i controlli preventivi sugli indicatori di rischio predefiniti,
- ulteriori controlli che possono portare all’annullamento delle comunicazioni, nel caso in cui si riscontrano profili di rischio.