Quali i farmaci consigliati dai medici per curare a casa la variante Omicron? Scopriamolo
La variante Omicron, che sembra non conoscere fine, sta dilagando sempre più e sempre maggiori sono i casi di persone contagiate. I sintomi sono, se vaccinati, più lievi e, per questo può essere trattata in casa come una normale influenza / raffreddore.
Vediamo in questo articolo i consigli degli esperti sui farmaci indicati per curare la variante Omicron in casa.
Nonostante l‘elevata contagiosità della variante COVID-19 Omicron questa ha una minore capacità di intaccare i polmoni che infatti, nella maggior parte dei casi no sono interessati. I sintomi sono più lievi e accumunati a quelli di un normale raffreddore. Nonostante questo però l’AIFA – Agenzia Italiana del Farmaco, invita a non abbassare la guardia e non trattare Omicron come un normale raffreddore. Ricordiamoci che si tratta pure sempre di una variante di un virus da pandemia che potrebbe, per quanto ne sappiamo, anche evolversi, sia in peggio che in meglio.
Sempre l’AIFA ha stilato una serie di farmaci da assumere in caso di cure domiciliari per Omicon.
L’Agenzia Italiana del Farmaco ha indicato che in caso di presenza di febbre o dolori articolari e muscolari deve essere assunto del paracetamolo o FANS – Farmaci Anti-Infiammatori non Steroidei. Questo a meno che il paziente contagiato non abbia allergie.
Oltre a questo è stato specificato che alcuni farmaci, come i corticosteroidi (della famiglia del cortisone) possono essere assunti solo dai pazienti che hanno sintomi gravi da COVID-19 e che pertanto sono stati ospedalizzati. In caso contrario possono essere prescritti dal medico solo se i sintomi di febbre e dolori si protraggono per più di 72 ore. Anche l’eparina è sconsigliata e utilizzata solo da colori che hanno gravi infezioni alle vie respiratorie e per questo immobilizzati a letto.
Oltre a specificare i farmaci da prendere l’AIFA ha anche indicato quelli che sono i farmaci da non prendere se si contrae la variante Omicron. Secondo le indicazioni non deve essere assunto alcun farmaco con l’azitromicina nelle prime 72 ore e gli antibiotici che vanno presi in considerazione solo se i sintomi si protraggono per un tempo che va dai 2 ai 3 giorni e se c’è il sospetto, visibile solo dopo indagine medica, di una sovrapposizione batterica oltre a quella virale.
In ultimo si sconsiglia l’assunzione di clorochina e l’idrossiclorochina.
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