Cosa ci aspetta a luglio col bonus 200 euro: lavoratori e pensionati
Per il governo è il momento di intervenire attivamente su vari fronti per aiutare i cittadini (si badi, sono tutte misure a debito che probabilmente ricadranno su figli e nipoti, ma tant’è).
Sono piccoli aiuti che nel complesso possono dare una mano a chi si trova in più o meno serie difficoltà economiche a causa dell’inflazione che torna a rialzare la testa, complici i rialzi delle tariffe energetiche e dei carburanti.
Per famiglie, imprese, pensionati e lavoratori in genere la crisi non è certo finita e anzi la situazione è diventata ancora più pesante per via del conflitto ucraino.
È un lungo tunnel del quale i cittadini comuni fanno molta fatica a vedere l’uscita, se non attraverso qualche forma di sostegno da parte dei poteri pubblici.
Nel suo piccolo ogni persona può cercare di risparmiare limitando i consumi e insomma tirando come si dice la cinghia, ma l’impegno più grande ce lo deve mettere lo Stato. Ora, non saranno certo 200 euro a risolvere i problemi di ciascuno, ma se anche danno una mano a pagare una bolletta, già è qualcosa.
Il bonus verrà attribuito praticamente a tutti: lavoratori dipendenti, autonomi, pensionati, percettori del reddito di cittadinanza, stagionali, disoccupati che prendono la Naspi e collaboratori domestici. Parliamo di quasi 28 milioni di persone con un reddito annuale minore di 35 mila euro.
Si potrebbe sostenere che magari è questo il problema del Paese: che ci sono quasi 30 milioni di persone praticamente “povere”, ma vabbè, meglio regalare il pesce che le canne da pesca, se non altro paga di più alle elezioni…
A concorrere al calcolo dei 35 mila sono i redditi ordinari senza l’aggiunta dell’Assegno Unico Universale, dell’indennità di accompagnamento, degli indennizzi per danni alla salute, degli assegni di guerra, del Tfr, delle rendite delle case abitazioni principali.
I dipendenti riceveranno il Bonus 200 euro in busta tra giugno e luglio e a erogarlo sarà il datore di lavoro, che verrà poi rimborsato al primo pagamento utile. I pensionati riceveranno l’importo con la pensione di luglio.
Sarà l’INPS, dunque, a procedere direttamente al versamento. I controlli sul reddito saranno successivi e chi dovesse superare la soglia limite dovrà restituire la somma entro 5 anni.
Diverso il discorso per gli altri beneficiari. Probabile che gli autonomi debbano presentare richiesta del Bonus fornendo numero Partita Iva e IBAN di riferimento. I percettori dell’RdC potrebbero ricevere l’importo con la ricarica mensile, così come i disoccupati, che potrebbero ottenere l’erogazione in contemporanea col versamento mensile della Naspi.
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