WhatsApp: il trucco per mettere fuori strada chi vuole la tua posizione
Degli importuni già si lamentava il poeta Orazio circa duemila anni fa (“Ibam forte via sacra…”) e con la tecnologia moderna le possibilità di nuocere offerte ai seccatori si sono allargate a dismisura, specie se si parla di piattaforme social o di messaggistica.
Per esempio WhatsApp, che a questi tipi umani (“garruli”, li chiamava Orazio, ovvero chiacchieroni) offre non pochi mezzi per dispiegare i loro talenti.
A volte quest’applicazione offre loro un po’ troppo elementi, per romperci le scatole, per esempio la possibilità di conoscere in qualunque momento la nostra posizione. Per alcuni di noi questo è davvero troppo: non ci va di far sapere dove siamo all’universo mondo, e tanto meno ai seccatori.
Che fare?
WhatsApp: il trucco per mettere fuori strada chi vuole la tua posizione
La soluzione c’è: bloccare il contatto, inventare una scusa tipo che “per qualche motivo non funziona l’invio della posizione”. Oppure, e qui c’è il lampo di genio, mandare una posizione fasulla.
Il bello è che la cosa si può fare e anche in maniera piuttosto semplice. Sei nella chat, dalla quel puoi accedere alle varie opzioni disponibili per i messaggi, tra le quali appunto l’invio della posizione.
Scegli questa funzione. Il sistema individuerà in automatico la tua posizione, ma tu non la inviare. In alto, infatti, puoi trovare una sezione nella quale puoi impostare delle ricerche. In quello spazio adesso digiti il nome di una qualunque località che conosci nei tuoi paraggi e fai la ricerca. Una volta trovata la posizione, non devi fare altro che inviarla alla persona alla quale non vuoi proprio far sapere dove ti trovi in quel momento.
Tutto qui. Come si vede, a volte la tecnologia può anche servire a difendere la privacy. Per lo meno se i stratta di difendersi da normali importuni.
Se invece si parla di “importuni” molto più organizzati, come per esempio la NSA americana, beh, mettetevi l’anima in pace.
Contro i professionisti l’unica sarebbe gettare via il cellulare e scordarsene, ma sospettiamo che nemmeno questo servirebbe a granché.