Bonus Benzina: in che consiste e chi può sfruttarlo. Tutti i dettagli
Tutti sappiamo che in queste settimane è aumentato notevolmente il prezzo del carburante, ma attualmente il decreto energia ha provveduto almeno in questo momento non si sa se anche in futuro, ad abbassare il prezzo del carburante, con un taglio di 25 centesimi sulle accise di benzina.
Bonus Benzina: in che consiste e chi può sfruttarlo. Tutti i dettagli
E si è proposto di offrire una vantaggiosa misura per i dipendenti delle aziende che appartengono al settore privato, che riguarda i buoni carburante esentasse fino a 200€, che sono a tutti gli effetti dei veri e propri buoni, e sarà l’impresa a decretare se concederli o no, tali buoni non prendono parte alla formazione del reddito.
Il Premier Draghi in una conferenza stampa ha detto: “A differenza degli scorsi provvedimenti, gran parte degli interventi di oggi non sono finanziati dal bilancio pubblico, ma dalle aziende del comparto energetico”, continuando dicendo che: “Tassiamo una parte dei profitti in eccesso che i produttori stanno facendo grazie all’aumento dei costi delle materie prime, e ridistribuiamo questi soldi alle imprese e alle famiglie in difficoltà”, presentando così l’accorgimento con le misure a contrasto dell’innalzamento dei costi dell’energia, che si sono aggravati a causa della guerra che sta causando la Russia contro l’Ucraina. Il Decreto così ha messo a disposizione circa 4,4 miliardi in più rispetto ai 16 miliardi già messi precedentemente a disposizione per contenere il caro energia.
Ci saranno 200 euro di buoni benzina che saranno consegnati a titolo gratuito dalle aziende private ai loro dipendenti, riguardo alle modalità di erogazione del bonus, le aziende si accorderanno con i sindacati, ed è possibile anche che decidano di rilasciare il beneficio unilateralmente.
Alle imprese non arriveranno dei finanziamenti da parte dello Stato per munire i dipendenti dei suddetti buoni.
I buoni benzina saranno esenti dall’IRPEF tra le prestazioni esentasse dei welfare aziendali, che sono previste dall’Articolo 51 del Testo unico delle imposte sui redditi.
Il valore dei beni non prende parte a formare il reddito, allorché non superi la cifra di 258,23€. Con la nuova disposizione i 200€ vanno ad aggiungersi alla franchigia, e quindi il tetto massimo per l’anno 2022 dei benefit aziendali arriva a 458,23€.