Economia

Veicoli diesel e benzina: ecco quando l’Europa vuole fermare tutto

Veicoli diesel e benzina: ecco quando l’Europa vuole fermare tutto

Sapevamo già da tempo che l’europarlamento viaggia in direzione “zero emissioni” di CO2, e da Bruxelles giungono notizie poco rassicuranti per milioni di automobilisti. Di fatti, quella che sembrava soltanto un’ipotesi sta trovando sempre più un fondo di concretezza, sappiamo tutti che salvaguardare l’ambiente e il mondo circostante – che fondamentalmente la nostra casa – è qualcosa di giusto e sacrosanto. per noi e per l’eredità da lasciare ai nostri figli, ma una decisione così forte a stretto giro non era attesa, suscitando la reazione di molte associazioni che sono sul piede di guerra. Scopriamo tutto all’interno dell’articolo.

Veicoli diesel e benzina: ecco quando l’Europa vuole fermare tutto

Come riportato dall’ANSA, la camera dell’europarlamento mediante votazione favorevole della maggioranza ha deciso che entro il 2035 non dovranno essere più prodotte auto a diesel e a benzina. Una decisione che nessuno avrebbe potuto immaginare potesse diventare realtà nell’immediato, tanto da suscitare la disapprovazione di varie associazioni ed esponenti politici, tra i quali il vice premier Matteo Salvini che si è espresso con forza la contrarietà a questa scelta, accusando Bruxelles di voler sabotare i lavoratori e le industrie italiane ed europee, strizzando l’occhio al mercato elettrificato cinese.

L’Unione Europea tira dritto, e ha paventato una nuova ipotesi per i trasporti. Infatti è stato disposto che già dal 2030 gli autobus e camion dovranno essere a “emissioni zero”, con un taglio del 90% della CO2 immessa nell’atmosfera entro il 2040. La possibilità di revisione di questa decisione deriverà solo dal “check point” che l’Unione Europea stilerà nel 2025 per calcolare le emissioni di CO2, che terrà conto di tutto il ciclo di vita delle auto vendute nel mercato continentale, valutando anche ulteriori soluzioni come la possibilità di mantenere i motori ibridi.

Stop ai veicoli diesel e benzina. Quali le soluzioni possibili

La contrarietà dell’Italia dunque non è bastata per sospendere il provvedimento che è stato votato da 340 voti favorevoli, contro i 279 contrari e 21 astenuti. Quello che più ha lasciato sgomenti i rappresentanti italiani è l’anno in più concesso alle auto da lusso per adeguarsi. Ora che l’Italia dovrà accettare la resa, non resta altro che stilare una strategia per guidare il passaggio. Ecco le due possibilità:

  • Introdurre gradualmente la diminuzione della distribuzione di nuovi veicoli alimentati a diesel e benzina
  • Spingere di più sulla produzione di biocarburanti e nuove soluzioni che possano far cambiare idea all’UE.

Anche Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica) dal proprio canto spera in una revisione delle scelte UE nel prossimo 2026, confidando in soluzioni alternative e preservando così numerosi posti di lavoro che, altrimenti andrebbero perduti.

Pietro Giordano

Appassionato di tutto ciò che è tech. Scienza e curiosità sono il mio pane quotidiano. Divoro libri a colazione e non disdegno di seguire le belle arti.

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