Tra gli strumenti di risparmio preferiti dagli italiani ci sono senz’altro i buoni fruttiferi. Sono tra i prodotti finanziari più semplici in assoluto e che nei decenni hanno permesso a schiere di risparmiatori di mettere da parte qualcosa per la vecchiaia e i tempi difficili.

Uno degli investimenti preferiti dagli italiani: i buoni fruttiferi. Ecco i migliori

In passato molto spesso i buoni fruttiferi erano usati per fare regali ai figli e ai nipoti. magari in occasione della prima comunione, della cresima o del matrimonio.

Oggi Poste Italiane ce ne offre una scelta piuttosto variegata e adatta a molteplici esigenze.

Se volessimo stabilire quale sia, oggi, il miglior buono fruttifero sul mercato dovremmo cercare tra quelli che offrono un rendimento più alto, fino a sfiorare il 3,50%.

Ecco, sul fronte dei rendimenti le Poste hanno aggiornato le cose proprio lo scorso luglio, ritoccando i rendimenti di tutti i titoli sul mercato di modo che diventassero tra i più competitivi in assoluto. Stiamo dicendo del buono 4×4 e di quello 3×4.

Tutti i vantaggi di questo strumento

Un vantaggio dei buoni postali è la tassazione agevolata al 12,50 per cento. E ovviamente conta anche la garanzia offerta dallo Stato.

A oggi i migliori buoni fruttiferi sul mercato sono tre. Il primo è quello che si regala ai più piccoli, che ne possono disporre solo quando compiono i 18 anni.

Di seguito ne riportiamo i tassi annui lordi:

  • 6 mesi, 2 anni e 3 anni: rendimento effettivo annuo lordo dell’1,50 per cento,
  • 4 anni dell’1,75%
  • 5 anni del 2%
  • 6-7 anni del 2,25%
  • 8-9-10 e 11 del 2,50%,
  • 12-13-14 e 15 anni del 3% e infine
  • 16-18 e 18 anni del 3,5%.

Gli altri due sono il 4×4 ed il  3×4: li può sottoscrivere chi sia già maggiorenne e comportano un investimento massimo di 16 anni nel primo caso e di 12 nel secondo. Nel primo caso i rendimenti lordi annui saranno i seguenti:

  • quarto anno dell’1%,
  • ottavo anno dell’1,50%,
  • dodicesimo anno dell’1,75%
  • sedicesimo anno del 3%.

Infine i 3×4, i cui rendimenti lordi annui sono i seguenti:

• 3 anni dello 0,75%,
• 6 anni dell’1,25%,
• 9 anni dell’1,75% e
• 12 anni del 2%.

Importante: va rammentato che dal giorno dopo la relativa scadenza il buono diventa infruttifero. Questo vale esclusivamente per i prodotti cartacei. Dopo dieci anni dalla scadenza, poi, questi prodotti si prescrivono.

In questo caso se non si è provveduto per tempo si perdono sia il capitale che gli interessi.